Camionisti sotto pressione: allarme salute e nuove soluzioni dall’Interporto di Bologna

In occasione della 35ª edizione di Ambiente-Lavoro 2025, salone nazionale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il convegno “Logistica, Salute e Sicurezza: Integrazione per un futuro sostenibile del lavoro” ha posto al centro del dibattito le condizioni lavorative degli operatori del trasporto merci su strada. L’evento, promosso da School Interporto Bologna, Federtrasporti, Regione Emilia-Romagna e AUSL Bologna, ha visto la partecipazione di istituzioni e professionisti del settore, tra cui il presidente di Interporto Bologna, Stefano Caliandro, e il direttore di Logistica Etica Alessandro Alberani.

Il cuore dell’incontro è stato l’approfondimento di una ricerca condotta su 121 autotrasportatori: il profilo medio è quello di un uomo italiano di circa 50 anni, esposto a condizioni lavorative che mettono a rischio la salute fisica e mentale. Tra le criticità più diffuse: alimentazione irregolare, sedentarietà, stress cronico, abitudine al fumo, dolori muscoloscheletrici e scarsa accessibilità a controlli medici. I dati raccolti da IAL Emilia-Romagna e AUSL Bologna confermano un quadro preoccupante, ma necessario per orientare politiche di prevenzione efficaci.

Interporto Bologna ha risposto con iniziative mirate, come la distribuzione di un vademecum pratico in sei lingue contenente le “sei regole d’oro” per una maggiore sicurezza alla guida e durante le operazioni logistiche. Accanto a questa azione formativa, è in fase di completamento un nuovo parcheggio attrezzato, con 170 stalli, docce, spogliatoi e servizi igienici, pensato per migliorare il benessere quotidiano degli autotrasportatori.

“L’Interporto ha una responsabilità pubblica e sociale nel contribuire alla sicurezza dei lavoratori,” ha dichiarato Caliandro, evidenziando come il mancato adeguamento infrastrutturale – in particolare l’assenza di un casello autostradale – penalizzi non solo l’efficienza logistica ma anche le condizioni operative degli addetti. L’evento ha messo in luce l’importanza di un approccio integrato, dove salute, formazione, infrastrutture e servizi rappresentano i pilastri per costruire un futuro sostenibile del lavoro nella logistica.