
Durante l’ultimo trimestre, nonostante una lieve riduzione dell’assorbimento, il settore logistico italiano si conferma resiliente, continuando a rappresentare un importante motore del mercato immobiliare commerciale. Nonostante i rischi geopolitici, la politica monetaria più flessibile della BCE, il calo dell’Euribor e la stabilizzazione dei rendimenti dei BTP decennali al 3,5% hanno reso il mercato più attrattivo per gli investitori. E' quanto rilevato dalla "Panoramica del mercato logistico – Secondo trimestre 2025" di Colliers.
Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto:
* Nel secondo trimestre del 2025 le performance sono risultate inferiori alle attese, con 141 milioni di euro di transazioni, registrando un calo del 28% su base annua, a causa delle numerose operazioni ancora in sospeso e di circa 1 miliardo di euro di asset logistici attualmente sul mercato.
* Negli ultimi mesi, gli investitori core hanno ritrovato fiducia nei fondamentali del mercato e nelle prospettive di crescita, aumentando la liquidità destinata ad asset di alta qualità e con posizionamento strategico, contribuendo così alla riduzione dei rendimenti. Tuttavia, l’interesse degli investitori continua a concentrarsi su operazioni value-add o core+, in particolare su quelle con un forte potenziale di rivalutazione dei canoni e solidi covenant contrattuali.
* Le transazioni concluse e quelle in corso indicano una leggera tendenza al ribasso del prime yield logistico italiano, ora al 5,25% (Net Initial Yield), dopo una riduzione di 25 punti base.
* Nonostante una lieve flessione fisiologica dell’assorbimento, il secondo trimestre del 2025 si è chiuso con un take-up pari a 470.000 mq.
* Una quota significativa della domanda di spazi logistici è riconducibile ai fornitori di servizi logistici terzi (3PL), che rappresentano circa il 51% del mercato, seguiti dai retailer con il 27%.
* I progetti built-to-own continuano a rappresentare una tendenza consolidata, coprendo circa il 21% della domanda totale, trainati da aziende alla ricerca di asset strategici sviluppati in proprio.
* Il tasso di vacancy resta stabile e leggermente inferiore alla media UE, attestandosi intorno al 4,6% a livello nazionale, con alcuni sub-mercati prossimi allo zero.
Lo studio di Colliers è scaricabile qui: https://tinyurl.com/ymf6dhu2