15/04/2016
Due anni fa, a maggio 2014 la Direzione Interregionale Doganale per Puglia, Molise e Basilicata ha autorizzato l'istituzione di una "Zona Franca Aperta non interclusa di Tipo 77", su un'apposita area all'interno del porto di Taranto, attribuendo all'Autorità Portuale i compiti di gestione
di tale zona franca secondo le modalità del regime del deposito doganale privato di tipo C.
Successivamente, a settembre 2014, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Taranto ha adottato
il disciplinare di servizio "Zona Franca Doganale, non interclusa, di tipo II (ZFD) ex art. 799, par.
I, leti, b) del Reg. CEE nr. 2454/93 (DAC) con il quale ha regolamentato l'operatività di tale aree con indicazione, tra l'altro, degli adempimenti a carico del soggetto
titolare della ZFD.
Trattandosi della prima e unica zona franca doganale non interclusa esistente in Italia, l'AP e
l'Agenzia delle Dogane ne hanno finora vagliato i possibili profili di gestione.
A conclusione dell'iter, si è adesso giunti all'emanazione, con ordinanza n. 08/16, del "Regolamento per il funzionamento della Zona Franca Doganale'' del porto di Taranto
in cui viene sancita la modalità di gestione diretta da parte dell'Autorità Portuale. Da adesso tutte le imprese interessate ad operare in questa zona possono procedere con la fase di
accreditamento finalizzata all'iscrizione in un'apposita lista. All'interno della zona franca potranno essere realizzate attività quali stoccaggio, manipolazioni usuali, trasformazione sotto controllo doganale, perfezionamento attivo e commercializzazione di merci terze.
Dove informarsi
L'Ordinanza n. 08/16 e il Regolamento allegato sono disponibili per il download sull'Albo
Pretorio del sito istituzionale dell'Ente www.port.taranto.it
E' altresì disponibile un documento descrittivo dei compiti e delle finalità della Zona Franca
Doganale del porto di Taranto sul portale istituzionale dell'Ente al link:
http://future.port.taranto.it/progetti/zona-franca.html
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