30/03/2017

Pubblicato il ”Port Indicators” di Assoporti e SRM

E’ uscito oggi il nuovo numero di “Port Indicators", la newsletter semestrale frutto della sinergia tra Assoporti (Associazione Porti Italiani) e Srm (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo).  I due organismi hanno fornito una panoramica di alcuni parametri economici più strettamente collegati allo sviluppo del trasporto marittimo, con l’obiettivo di seguirne l’osservazione nel tempo. Lo scopo è mettere in risalto dati, statistiche, analisi sulla competitività del sistema portuale globale e soprattutto del Mediterraneo, mare in cui circola il 20% circa del traffico mondiale via mare e dove sono in corso piani di potenziamento di molte infrastrutture portuali e logistiche. La newsletter, in definitiva, vuole offrire agli operatori uno spaccato sul Mediterraneo e su quello che vuol dire la portualità dell'area, con l’Italia in prima fila.

 

Le sfide ancora parte per il nostro sistema portuale: L’Italia sta attraversando un momento importante per la sua economia portuale, con una riforma sancita dal Dlgs. 169-2016 che ha apportato importanti novità sulla governance e sugli assetti organizzativi portuali, con previsioni di realizzazione di importanti investimenti. Rimane aperta la competizione portuale e marittima nel Mediterraneo; il fenomeno delle megaship e delle grandi alleanze pare non fermarsi almeno per ora; il raddoppio del canale di Suez, l’inaugurazione del canale di Panama, il nuovo slancio dello short sea shipping con particolare riferimento al ro-ro e ai nuovi investimenti della Cina negli scali del Mediterraneo paiono essere solo alcune delle sfide che i porti italiani debbono prepararsi ad affrontare per cercare di cogliere le opportunità commerciali che ne deriveranno.

  

Qualche numero

    Il traffico marittimo mondiale supera per la prima volta le 10 miliardi di tonnellate dimerci trasportate.

   Suez, grande snodo nel Mediterraneo, ha superato le 16.800 navi transitate che hanno trasportato quasi 820 milioni di tonnellate di merci.

   Al 2019, la flotta mondiale delle navi container crescerà del 31,5% se si considerano le mega-carrier da 18-21mila teu, dell’11% per le navi di 13-18mila TEU e del 9,7% tra 10- 13mila TEU.

   L’Italia, con oltre 50 miliardi di euro di import-export marittimo, supera nel 2016 Germania e Francia negli scambi via mare con i Paesi dell’area Mena.

   L’Italia permane il Paese UE leader nello Short Sea Shipping (trasporto marittimo a corto raggio) nel Mediterraneo con 216 milioni di tonnellate di merci e una quota di mercato pari al 36%. Il nostro Paese è primo al mondo per flotta ro-ro (roll on roll off, trasporto autoveicoli e automezzi gommati) con oltre 5 milioni di tonnellate di stazza lorda.

   I porti italiani superano, per il secondo anno consecutivo, 480 milioni di tonnellate di merci movimentate e per il quarto anno consecutivo rimangono sopra la soglia dei 10 milioni di teu. Il segmento ro-ro continua a crescere: superate le 93,6 milioni di tonnellate.

   Il Mezzogiorno continua ad avere un ruolo di rilievo con una quota del 46% del totale Italia delle merci movimentate e del 50% del ro-ro.

 

Il testo integrale della newsletter con tutte le statistiche e le analisi è disponibile a questi indirizzi web:

www.srm-maritimeconomy.com 

www.assoporti.it 

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