29/05/2017
"Il rispetto delle tempistiche e il coordinamento sono condizioni fondamentali per massimizzare i benefici che questa grande stagione della programmazione europea e italiana può portare al nostro sistema portuale e logistico": questi i punti chiave dell’intervento di Antonio Cancian, presidente e amministratore delegato di Rete Autostrade Mediterranee (RAM), al workshop “La sfida del coordinamento interistituzionale per una buona programmazione. L’esperienza delle Aree Logistiche Integrate", promosso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), nell’ambito delle attività del PON Infrastrutture e Reti 2014-2020, con il supporto di RAM, che si è tenuto mercoledì 24 maggio nell’ambito del Forum PA.
Nuova impostazione culturale voluta dal MIT
«Il MIT, con il supporto di RAM, sta svolgendo un lavoro importante e innovativo nella nuova stagione di pianificazione e programmazione degli investimenti articolata nei tre pilastri - pianificazione, programmazione e progettazione – ha spiegato Cancian. Questo lavoro che cambia l’impostazione culturale ha dei tempi che non sono adeguati con le attuali e urgenti necessità del territorio. Nel frattempo dobbiamo comunque avviare la macchina degli interventi da attuare nel più breve tempo possibile».
L'importanza del coordinamento
Altro elemento fondamentale, secondo Cancian, è il coordinamento, da attuarsi su vari settori e livelli: «abbiamo i Patti per il Sud sottoscritti da Governo, Regioni e Città Metropolitane, che rappresentano l’asse del Master Plan del Mezzogiorno, i Patti territoriali per il Centro-Nord, che identificano priorità e interventi strategici: tutto questo lavoro, che coinvolge anche diversi Ministeri, come viene coordinato a livello operativo? A una fase di massima apertura e condivisione deve necessariamente seguire una fase di sintesi, in modo da evitare ritardi nell’implementazione».
Un’implementazione a cui RAM può dare un contributo significativo, ha spiegato Cancian: «RAM è una società in house del MIT, che gode al tempo stesso della flessibilità di una società per azioni: questo elemento, congiuntamente ad una profonda conoscenza del Mediterraneo e della progettazione europea fanno sì che la società possa operare come braccio operativo del MIT e al tempo stesso supportare gli stakeholder del territorio nella definizione dei progetti preliminari di fattibilità tecnico-economica, ovvero aprire le porte al mercato».
Un fondo ad hoc per porti e logistica
I progetti di fattibilità tecnico-economica, che includono sia il Master Plan che il Business Plan, sono indispensabili per l’apertura al mercato. Questi possono essere costruiti, oggi, anche attraverso il blending di diverse forme di finanziamento: grant, loan e guarrantees. A tale proposito diventa indispensabile un fondo ad hoc per la portualità e la logistica che lo stesso ministro Delrio auspica e che si potrebbe mettere in campo con la Cassa Depositi e Prestiti. Un fondo che dovrebbe dare la risposta per costruire le fattibilità tecnico-economica e successivamente intervenire nella fase implementativa della concessione.
Il presidente Cancian ha proseguito: «Una progettualità in cui sono chiare finalità e tempistiche incoraggia il coinvolgimento dei privati, e ne incentiva la partecipazione in società di progetto che possono essere pubbliche, private o miste. Da qui si parte con il mercato e quindi la concessione: progetto definitivo, realizzazione e gestione».
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