20/04/2017

Siglato accordo tra Asp del Mar Tirreno centrale e RFI

Sviluppare il traffico merci da e per il porto di Napoli sfruttando gli interporti campani, fondamentali per la mobilità delle merci dal Mar Mediterraneo al resto d’Italia, e stimolare la crescita dell’intermodalità terrestre e marittima. Sono questi gli obiettivi dell’accordo siglato dal presidente dell’AdSP del mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, e l’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile. 


Ecco i termini di un accordo finalmente a favore dell'internodalità
L’accordo consentirà all’Autorità portuale di definire, attraverso un bando di gara, l’impresa ferroviaria che gestirà i collegamenti dal porto di Napoli agli interporti di Nola e Marcianise, pianificando con RFI la capacità ferroviaria per le movimentazioni dal porto con le strutture retroportuali. Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura nazionale, si impegna, per il periodo 2017-2020, a soddisfare la richiesta di slot orari da e per il porto di Napoli che serviranno all’impresa ferroviaria per svolgere il servizio. Grazie a questi accordi, si potranno trasferire quote importanti del traffico merci, per le lunghe percorrenze, dalla gomma al ferro, secondo gli obiettivi stabiliti dal Libro Bianco dei Trasporti dell’Unione Europea. 


Come mettere gli interporti al servizio dei collegamenti nave/treno
“È il primo tassello - spiega Spirito - di un percorso innovativo per lo sviluppo della intermodalità. Dobbiamo non solo evidenziare che esiste una adeguata capacità di tracce giornaliere tra porto di Napoli e gli Interporti Campani, ma anche consentire alle imprese ferroviarie di far crescere gradualmente l’offerta di servizi intermodali". “L’accordo - gli fa eco Gentile – è il primo esempio in Italia su come utilizzare gli interporti a servizio dell’intermodalità nave/treno. In questo modo, gli interporti campani diventeranno dei veri porti terrestri, con la realizzazione di collegamenti frequenti su ferro con lo scalo marittimo di Napoli. Per questo motivo auspichiamo l’utilizzo dello stesso modello anche per tutti gli altri porti italiani che svolgono il ruolo di hub nel Mar Mediterraneo".
Share :