26/04/2016

Volumi globali immobiliari in calo secondo l'analisi di JLL

Secondo i dati preliminari di JLL relativi ai flussi globali di capitale, i volumi globali delle transazioni immobiliari nel primo trimestre di quest'anno sono calati in linea con un sentiment di mercato più debole. Tuttavia, aree di crescita sono state registrate in alcune regioni con l’aspettativa che l’attività nel 2016 rimanga sostanzialmente in linea con il 2015. I volumi EMEA sono calati del 20% anno-su-anno, ma è stata registrata una crescita nei paesi Nordici, nel Benelux e nell’area CEE. Nel primo trimestre del 2016 i volumi globali riferiti agli investimenti immobiliari si sono ridotti del 17% anno-su-anno raggiungendo 128 miliardi di dollari (112 miliardi di euro) rispetto a 154 miliardi di dollari (135 miliardi di euro) registrati nei primi tre mesi dello scorso anno
“L'elevato livello di volatilità e avversione al rischio che abbiamo registrato nelle prime quattro o cinque settimane del 2016, sommati al fatto che il primo è sempre stato il trimestre più tranquillo dell'anno, hanno fatto apparire i risultati per il il primo trimestre 2016 abbastanza deboli - ha detto David Green-Morgan, global capital markets research director - Tuttavia, la ripresa è stata particolarmente veloce, i mercati azionari sono tornati ai livelli di inizio gennaio e gli spread di credito si sono nuovamente ridotti. Il capitale non utilizzato è probabile che venga investito nel corso dell'anno, facendoci ritenere che nel 2016 l’attività sarà sostanzialmente in linea con il 2015, quindi arrivando a circa 700 miliardi di dollari  (615 miliardi di euro)" ha aggiunto Green-Morgan. 
Per quanto riguarda l'area EMEA, in particolare, i volumi europei sono inferiori del 20%, a 46 miliardi di dollari (40 miliardi di euro). Fra i mercati principali i cali più marcati sono stati registrati in Francia e nel Regno Unito, con flessioni del 30% e del 37% rispettivamente. La Germania ha mostrato una performance leggermente migliore con un calo del 7%, mentre ci sono stati aumenti nei paesi Nordici, Benelux e CEE.  
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