L’economia e i temi cruciali della logistica e dei trasporti nordestini sono al centro di un convegno organizzato il 29 settembre da Assologistica (Associazione che raggruppa i maggiori operatori specializzati in logistica in conto terzi) in collaborazione con Gruppo Basso presso il Best Western Premier BHR Treviso Hotel (via Postumia Castellana 2, a Quinto di Treviso – TV). L’evento ha avuto il patrocinio di Unindustria Treviso e s’intitolava: “Il Nord-Est, l’Europa, il mondo: quali i progetti e le sfide per la logistica nordestina?”
Dopo anni di difficoltà - con contrazione del Pil, una crisi finanziaria non del tutto conclusa e incertezze nel mondo del lavoro – il 2015 ha segnato una svolta per l’economia del Nord-Est: Pil (+0,8%), consumi (+1,3%), export (+5,8%), investimenti (+1%) hanno invertito la rotta e innescato il segno positivo (dati tratti dal Rapporto Nord Est 2016 di Fondazione Nord Est). Restano tuttavia tante le sfide da affrontare da parte di chi produce in quest’area, che da sola genera un quarto del Pil nazionale e un terzo delle nostre esportazioni. Sfide che si chiamano in primis globalizzazione e inediti paradigmi tecnologici. Il tema di fondo però è e resta la competitività delle imprese nordestine che si gioca in buona parte con la capacità di internazionalizzare la loro attività. Fattore sfavorevole è poi la frammentazione del sistema produttivo locale, fattore che può fungere da freno ai non più procrastinabili investimenti in innovazione di prodotti e processi.
Che il Nord Est sia territorio strategico è dimostrato dal fatto che dei dieci corridoi multimodali europei (Trans-European Network for Transport – TEN-T) ben tre interessano direttamente l’area (l’Helsinki-La Valletta, il Mediterraneo e il Baltico-Adriatico), grazie alla sua collocazione all’incrocio dei traffici di merci tra ltalia, il centro-nord Europa e l’Est europeo. Di qui anche la scelta dei decisori locali di realizzare la Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta, che si sviluppa nel contesto del Corridoio europeo n. 5 (Lisbona-Kiev), ridando linfa a un’area che coinvolge ben 36 comuni (22 nella provincia di Vicenza e 14 nella provincia di Treviso).
In questo contesto quale ruolo può e deve giocare la logistica con i suoi operatori e le sue infrastrutture (in molto casi vere eccellenze, non solo a livello nazionale)? Come la logistica e i trasporti possono e devono contribuire a sostenere la ripresa dell’economia nordestina, dando il proprio contributo nell’affrontare le sfide che la attendono? Di questi temi si è discusso nel convegno di Treviso.
Dopo l’apertura dei lavori a cura di Silvia Oliva, segretario alla ricerca di Fondazione Nord Est che parlerà dei trend dell’economia nordestina e di Mario Bagliani, partner di Netcomm Services che illustrerà il ruolo di crescente importanza dell’e-commmerce, nel corso della mattinata si alterneranno gli interventi di Damaso Zanardo, amministratore unico di Damaso Servizi Logistici; Roberto Tosetto, direttore generale di Interporto Padova e segretario generale della UIR (Unione Interporti Riuniti); Daniele Fregnan, global logistics director di Benetton; Valter De Bortoli, executive vice president di DB Group; Paolo Califano, sales manager Rail Hub Milano (gruppo Contship Italia); Dario Corsi, European logistic director di De’ Longhi; Gianni Piroddi, general manager business unit technology, industrial & automotive di DHL Supply Chain Italy; Enrico Leandro, direttore commerciale e logistica Italia di Forno D’Asolo e Tiziano Croce, managing director di Rail Cargo Carrier Italy.
Ecco le loro relazioni.