27/11/2013

All'interporto di Verona la ferrovia è protagonista

Convegno CIFI in collaborazione con CONSORZIO ZAI "Il trasporto ferroviario delle merci e lo sviluppo delle infrastrutture logistiche" 22 novembre 2013 Centro Direzionale Interporto Quadrante Europa Si è svolto di recente il presso il Quadrante Europa il convegno del CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani - Sezione Verona) in collaborazione con il Consorzio ZAI sul tema "Il trasporto ferroviario delle merci e lo sviluppo delle infrastrutture logistiche". L'incontro si è proposto di approfondire la tematica dello sviluppo delle infrastrutture logistiche quale fattore decisivo affinché il trasporto ferroviario delle merci possa davvero contribuire a quel riequilibrio modale tra strada e rotaia da tutti auspicato. Appare sempre più evidente la necessità di una “strategia di sistema" per indirizzare gli investimenti infrastrutturali in modo mirato e sinergico con gli obiettivi che i diversi operatori del settore si propongono di perseguire. In quest’ottica l'Interporto Quadrante Europa di Verona rappresenta un’esperienza particolarmente significativa e, per questo, sede ideale per ospitare una giornata di riflessione. Il Quadrante Europa sin dall’inizio delle sue attività ha visto il trasporto ferroviario come elemento basilare, fondamentale e imprescindibile. I terminal intermodali sono uno dei motori dell’economia dell’interporto di Verona, con un soggetto assoluto protagonista, le attuali Ferrovie dello Stato Italiane, che sin dagli albori dell'infrastruttura hanno creduto nella capacità di sviluppo del Quadrante Europa, investendo risorse importanti nello sviluppo di impianti e di macchinari. Negli ultimi anni, in seguito alla liberalizzazione del mercato ferroviario delle merci, nuovi attori si sono presentati in interporto. E ognuno di essi ha avuto la possibilità di sviluppare il proprio business sotto la governance del Consorzio ZAI che attraverso la propria società di servizi, la Quadrante Servizi, ha continuato a svolgere in maniera efficace la gestione delle manovre ferroviarie per conto di RFI. Non è un caso che l'interporto di Verona sia primo in Italia per numero di treni intermodali sviluppati e per il numero di unità di trasporto intermodali trasportate. Le sue strutture sono in grado di trattare 25 coppie di treno al giorno, ma ci sono le potenzialità per arrivare a numeri ben più consistenti. E ricordiamo che con le sue 8 ore di media per comporre un treno che arriva e poi riparte, l'interporto veronese ha una percentuale del 98% di rispetto della puntualità. Dopo il trasporto delle auto, lo sviluppo del traffico tradizionale in ambito nazionale e internazionale, dopo la crescita del traffico intermodale sull’asse con il Centro e Nord Europa oggi si aprono nuove sfide lungo la strada dell’integrazione con i porti, porta d’entrata e d’uscita dei flussi cardine dell’economia e del commercio nazionale ed europeo. Sino ad oggi, da questo punto di vista Verona non ha svolto, come in altri ambiti, un ruolo da protagonista. Si può pensare che questa sia invece una ulteriore nuova sfida per il futuro. Un futuro in cui i soggetti principali saranno ancora una volta le imprese del settore ferroviario, le imprese trazioniste, gli MTO, i gestori di terminal, ma in cui anche il Consorzio ZAI sarà attento sostenitore e facilitatore di dinamiche innovative perché il Quadrante Europa diventi perno centrale di questi traffici globali.
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