04/05/2016

Il cluster cargo aereo chiede chiarezza gestionale

Nell’incontro del 26 aprile con il direttore dell’Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) Alessio Quaranta il cluster cargo aereo (Anama, Assaereo, Assohandlers e Ibar) ha affrontato il tema dell’affidamento e della gestione delle concessioni aeroportuali. “Nonostante la loro struttura privatistica, dicono i rappresentanti del cluster, non bisogna dimenticare che gli aeroporti sono beni pubblici, come la rete ferroviaria o i porti, e vanno gestiti guardando alla loro funzione strategica per il commercio estero italiano". Il cluster cargo aereo ha inoltre rappresentato come le rendite di posizione di alcuni gestori aeroportuali siano una delle cause che contribuiscono a dirottare un terzo del traffico commerciale italiano verso aeroporti più efficienti e più economici in Germania, Francia e Belgio. 


Quante tasse per accedere alla cargo city di Malpensa
Quaranta, nel prendere atto delle istanze emerse in occasione dell’incontro, ha anche comunicato che, in esito a ulteriori approfondimenti che verranno condotti dalle strutture preposte dell’Enac, a breve risponderà al cluster sulla questione specifica attinente al pagamento degli accessi nell’area antistante la cargo city di Malpensa. In proposito, è stato segnalato dal cluster come l’aeroporto varesino sia l’unico in Europa che fa pagare una tassa d’ingresso, che si aggiunge alle già onerose tasse di imbarco e sbarco delle merci. I contratti di programma che disciplinano i rapporti tra gestori aeroportuali ed Enac, conclude il cluster, prevedono la consultazione degli operatori, ma evidentemente questa prassi è poco utilizzata e comunque dà risultati giudicati insoddisfacenti dagli utenti. 


Che cosa fa il cluster cargo aereo
Il dialogo avviato tra Enac ed il cluster cargo aereo proseguirà nelle prossime settimane per approfondire il modello di gestioni aeroportuali e il funzionamento dei contratti di programma. Il cluster è nato nel novembre 2015 presso la sede di Confetra per iniziativa delle imprese di spedizioni aeree (Anama), delle compagnie aeree (Ibar e Assaereo) e degli handler aeroportuali (Assohandlers). Scopo del CCA è quello di porre all’attenzione dei decisori politici e dell’opinione pubblica le possibili soluzioni ai problemi che affliggono il trasporto aereo merci che fino ad oggi riteniamo essere stati poco considerati nonostante la strategicità del settore poc’anzi dimostrata.
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