12/07/2013

Ad Alberto Lugli di FM Logistics

FM Logistic ha di recente messo a segno due importanti acquisizioni. L'ultima, in ordine di tempo, riguarda la filiale logistica di McLane Brasile, di poco preceduta da quella di Univeg Logistics Russia. Ne abbiamo parlato con Alberto Lugli, direttore commerciale di FM Logistic Italia.

Le recenti acquisizioni in due Paesi strategici, quale Brasile e Russia, che impatto avranno sugli altri mercati, compreso – ovviamente – quello italiano?
Puntare a nuove acquisizioni per consolidare la crescita è sicuramente uno dei punti di forza di FM che allarga la sua offerta sempre più in Paesi emergenti e in forte crescita. Questo concetto consolidato ormai da molteplici brecce in mercati differenti da quello Europeo fa di FM Logistic una multinazionale che, grazie alla solidità della sua struttura sotto diversi aspetti, fortifica sempre di più la sua presenza e capillarità a livello mondiale. I processi di magazzino, trasporto e distribuzione da noi adottati, rispettano elevati standard in tutte le unità, garantendo quindi gli stessi livelli di qualità in tutto il mondo; ciò è reso possibile grazie al continuo investimento in tecnologia e innovazione dei processi gestionali e all’applicazione delle migliori tecnologie, frutto di un know-how consolidato negli anni. Questo fa sì che il cliente trovi le stesse risposte in ambiti territoriali differenti. Per essere sempre al passo con le esigenze del mercato FM Logistic ha creato una struttura d’implementazione in grado di adattare rapidamente gli output dei committenti, che possono mutare a volte in modo repentino, sia in termini di specifiche tecniche che di volumi.

Quali trend sta evidenziando l'Italia? Continua la calma piatta oppure per FM la situazione è differente?
Sicuramente FM Logistic non è esente dalle difficoltà dovute al momento congiunturale non particolarmente felice dell’economia italiana. Nonostante la crisi, stiamo rivedendo interamente i processi di gestione delle merci, sia internamente sia in distribuzione, in un’ottica di miglioramento continuo, fornendo ai clienti nuove implementazioni che portano benefici alle supply-chain di cui è gestore. Ci stiamo impegnando molto sull’ambiente, riducendo gli impatti della CO2 con soluzioni differenti dal trasporto su gomma, valutando soluzioni sia ferroviarie sia marittime, con spostamenti solo dei rimorchi e non dei trattori, quindi degli autisti. Lo stesso si può dire per le soluzioni di magazzino, di cui FM Logistic è proprietaria, progettista e costruttrice, dove applichiamo norme riguardanti l’impatto ambientale, dalla riduzione dei consumi energetici fino all’attenzione, il rispetto e la cura del paesaggio nello scegliere la collocazione delle nostre strutture.

Vi sono settori merceologici inediti che pensate di approcciare?

FM Logistic seguendo un ambizioso piano di crescita a dieci anni: ha deciso in ogni Paese, in accordo con le politiche di sviluppo internazionale di entrare in nuovi settori merceologici che possono rappresentare nuovi potenziali di sviluppo, settori nei quali oggi ci possono essere situazioni di monopolio che gli stessi clienti alla fine non desiderano, mancando la necessaria concorrenza e competitività. FM Logistic accoglie queste sfide, non solo a livello italiano, ma in un ambito più allargato e internazionale, grazie anche e soprattutto all’appoggio e al supporto da una parte dei clienti e dall’altra dei partner: ambedue sentono di esplorare e di appoggiarsi a un operatore logistico indipendente sotto tutti i punti di vista, in grado di investire e di sviluppare nuove conoscenze sulla base della fiducia ottenuta. Oggi FM Logistic ha gli strumenti, le risorse e il potenziale per aprire nuove attività in nuovi settori con un’offerta rapida ed efficace.


Di Ornella Giola

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