16/06/2022

Franco Viganò, director channel develp. di Geotab

Geotab nasce nel 2000 in Canada e nel giro di qualche anno è diventata leader come produttore di soluzioni IOT per flotte di veicoli: macchine, mezzi commerciali leggeri e anche per il mondo truck. Il team a livello mondiale è formato da 2500 professionisti (solo tre anni fa, appena prima dello scoppio della pandemia, erano 1000: segno di una crescita che non ha subito battute d’arresto nemmeno in uno dei momenti economicamente più difficili della nostra epoca). Le sedi della società sono sparse in tutto il mondo, soprattutto - oltre che in Canada- sono particolarmente importanti quelle negli Stati Uniti, in Sud America e in Europa dove filiali operano in Italia, Germania, Francia, Inghilterra e Spagna tra gli altri. Sull’attività della società abbiamo rivolto alcune domande a Franco Viganò, Director and Strategic Channel Development di Geotab.


 

FRANCO VIGANO'


Come nasce il suo rapporto con Geotab?

Viganò: Mi occupavo di questo settore da tempo, poi a un certo punto ho scoperto che l’Italia mi stava stretta e mi sono trasferito con la famiglia nel 2013 negli Stati Uniti. Allora lavoravo per un’azienda che si occupava di trasporti di beni di lusso quando ho dovuto affrontare il serio problema dei satellitari sui mezzi blindati. Così ho scandagliato il mercato americano ed è in questo modo che ho incontrato Geotab. All’inizio ero perplesso sulle loro potenzialità, e non credevo fossero così complete come dicevano. Allora me l’hanno dimostrato installando il loro dispositivo su un nostro camion, poi siamo tornati in ufficio, hanno acceso il pc e mi hanno mostrato che quel mio camion aveva un problema al motore, e così ho visto e toccato con mano che effettivamente c’era un problema. Ho subito comperato il dispositivo e mi sono quasi divertito a fare un check su tutti i mezzi che avevamo a disposizione. Il risultato è stato straordinario. Ho sempre pensato che sia necessario investire in tecnologia quando questa rappresenta un plus indubbio. In parole povere: il trasportatore deve semplicemente portare la merce perché quello è il suo lavoro, ma al “suo fianco" ci dev’essere però sempre qualcuno che lo agevola nelle sue attività, inclusi gli avvisi quando c’è qualcosa che non funziona. Geotab fa quello, e ci riesce benissimo.

 

Quello è stato il primo approccio con Geotab, poi è arrivata una sorta di “adesione definitiva" alla filosofia aziendale entrando a farne parte. Com’è successo?

Viganò: Nel 2017, quando sono tornato in Italia e alle mie origini professionali, ho poi anche deciso di essere il primo rivenditore di Geotab nel nostro Paese. Un paio d’anni dopo sono stato in Canada nella loro sede centrale, e lì mi sono convinto ad aderire completamente al progetto. I primi uffici della società sono stati aperti a Roma nel 2018. E poi, ecco una notizia in esclusiva: all’inizio del mese di maggio abbiamo aperto anche una sede a Milano.


 


Si immagina una particolare attenzione al tema della sostenibilità, nell’assistenza ai vostri clienti. Come operate in questo campo?

Viganò: Consideriamo la sostenibilità un nostro pilastro assoluto. Rispetto all’elettrificazione dei mezzi possiamo considerarci all’avanguardia perché siamo partiti ad occuparci del problema con largo anticipo. Il problema di chi usa un mezzo elettrico è anzitutto quello di saper misurare i dati relativi ad esempio alla tenuta di una batteria, e noi possiamo installare i nostri dispositivi sui mezzi a combustione interna dei nostri clienti, monitorarli per un certo periodo di tempo e poi fornire tutti i dati per il loro miglior utilizzo in caso di conversione all’elettrico. In poche parole, forniamo una “radiografia" completa dei mezzi che possono essere funzionali alla trasformazione e quelli che invece è meglio restino così com’erano, magari perché il loro utilizzo è impiegato su distanze che attualmente non sono ancora supportate da mezzi elettrici. Così possiamo fornire un grande apporto in termini di costi-benefici, e i nostri partner, naturalmente, rispondono molto positivamente a un supporto del genere.

 

Siete già - filosoficamente e praticamente - “avanti", ma si immagina che una grande attenzione sia anche riservata al futuro, che si presenta senz’altro ricco, sia in termini di incognite che di tecnologie ancora tutte da scoprire. Geotab come si prepara alle nuove sfide?

Viganò: Con una particolare predisposizione alle novità che possono derivare dalla collaborazione con le università, e questo accade ovunque siamo presenti. Per fare un esempio di casa nostra, noi siamo molto connessi e collaborativi con il Politecnico di Milano per essere sempre in grado di poter disporre delle migliori professionalità in termini di risorse umane, oltre che saper cogliere anche tutti gli aspetti di innovazione che la ricerca propone, con un occhio particolare alle start up di settore che possono essere funzionali alla nostra attività. Sono fermamente convinto che occorra guardare sempre avanti e che non si debba mai abbassare la guardia: verrebbe meno il nostro ruolo di precursori, che invece vogliamo mantenere ben saldo.


TIZIANO MARELLI


 

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