15/03/2017
Nuovo terminal di carico e scarico con gru a portale, aree di stoccaggio e binari di arrivi e partenze di 750 metri, così come prevedono gli standard europei.
Gli interventi per lo sviluppo degli impianti ferroviari e intermodali dell’Interporto Quadrante Europa di Verona sono inseriti nel protocollo d’intesa sottoscritto dal presidente del Consorzio ZAI, Matteo Gasparato, e dall’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile.
Gli interventi previsti dal protocollo di intesa RFI-Quadrante Europa
In particolare, per l’ingresso ovest di Verona, saranno realizzati tre binari di arrivo e partenze per l’inoltro diretto dei convogli dalle direttrici ovest-est alle aree intermodali del Quadrante Europa. I tre binari potranno essere ampliati fino a costruire un nuovo fascio arrivi e partenze di 10 binari con modulo 750 metri, accogliendo e rilanciando i flussi di traffico da e per i principali porti sui versanti tirrenico e adriatico.
Inoltre, verrà progettato un sistema di viabilità stradale per migliorare le operazioni di booking, stoccaggio e filtraggio delle merci che arrivano su gomma. Gli interventi previsti dal protocollo d’intesa si inseriscono nel nuovo modello organizzativo e gestionale del comprensorio ferroviario di Verona, in coerenza con il progetto di collegare i principali terminal alla rete ferroviaria, realizzando così un autentico trasporto intermodale gomma/ferro e migliorando la sostenibilità economica e ambientale del traffico merci.
La parola ai protagonisti
“Gli importanti interventi al Quadrante Europa – ha evidenziato Gentile – fanno parte del più vasto piano di Rete Ferroviaria Italiana per supportare e incrementare il traffico merci su ferro. Assumono un’importanza ancora maggiore se si considera la posizione strategica dell’interporto, che intercetta i traffici ovest-est, sul corridoio Mediterraneo, e nord-sud, grazie al corridoio ferroviario che va dal Meridione ai bacini industriali europei più importanti e che sarà potenziato con l’apertura della nuova galleria del Brennero". “Questo piano di sviluppo ci permette di continuare ad essere i protagonisti del mercato intermodale a livello europeo - spiega Gasparato - Si intensificano sempre più le sinergie tra Consorzio Zai e RFI che permettono di realizzare nuovi traguardi e attività per mantenere ai vertici il modello Quadrante Europa. Abbiamo intrapreso un percorso di realizzazione del terminal da 750 metri unico in Italia per la sua valenza in ambito logistico."
Aspettando la galleria del Brennero
I contenuti del protocollo rientrano nella cosiddetta “cura del ferro" avviata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in linea con gli obiettivi fissati dal Libro bianco dei trasporti dell’Unione Europea: trasferire il 30% del trasporto merci su ferro entro il 2030 e il 50% entro il 2050.
Il Quadrante Europa potrà così sfruttare al meglio l’apertura della galleria di base del Brennero, prevista nel 2026, e la sua posizione strategica che permette di intercettare due core corridor europei TEN-T, Scandinavia-Mediterraneo (Helsinki - La Valletta) e Mediterraneo (dalla penisola iberica all’Ucraina). Inoltre, il potenziamento infrastrutturale del terminal si inserisce nel più ampio quadro di investimenti che saranno realizzati sull’asse Torino - Trieste, con il completamento del sistema alta velocità/alta capacità fra Brescia e Padova.
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