Oggi, presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la ministra Paola De Micheli ascolterà le osservazioni delle principali organizzazioni di rappresentanza sul capitolo infrastrutture e logistica del Recovery Fund nazionale.
“E’ un bene – dichiara il presidente di Confetra, Guido Nicolini - che dopo la scorsa caotica settimana politico-istituzionale, si torni a ragionare di temi concreti che riguardano il futuro delle imprese e del Paese. Oltre il 15% delle risorse stanziate con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sono dedicate alla logistica e alle infrastrutture. Per la precisione 37 miliardi, di cui oltre il 10% (3,7 miliardi) all’intermodalità e alla logistica. Le azioni specifiche, contenute in questa ultima parte, sono già state oggetto di confronto con le parti sociali fin dagli Stati generali di villa Pamphili dello scorso giugno. Sostegno al trasporto ferroviario, riduzione delle emissioni nocive generate dal trasporto merci, implementazione della portualità green, digitalizzazione della supply chain, connessioni di ultimo miglio sono le priorità che Confetra ha sempre sostenuto e che ritroviamo nel documento. Certo, come ripetuto molte volte, è indispensabile una serie di azioni volte anche a irrobustire il tessuto imprenditoriale dell’industry logistica nazionale. Al netto di ciò che attiene al MIT, siamo convinti che tutto il capitolo dedicato dal Piano agli strumenti di politica industriale (trasformazione digitale, misure per la patrimonializzazione, sostegno a internazionalizzazione, formazione , aggregazioni e consolidamenti delle imprese - sia altrettanto decisivo per consentire alle nostre aziende un serio e stabile supporto al non più rinviabile processo di crescita e sviluppo del settore. Tutta la strategia del PNRR va letta in maniera integrata con l’auspicato avvio dei cantieri, l’attuazione di Italia Veloce e del DL Semplificazioni, con l’aggiornamento dei contratti di programma di RFI e ANAS, con il nuovo piano industriale di Alitalia, con gli incentivi allo shift modale, irrobustiti dagli ultimi provvedimenti assunti da Governo e Parlamento per fronteggiare l’emergenza covid. Mi pare che ci siano tutte le condizioni affinché il settore della logistica e dei trasporti possa davvero svolgere il ruolo centrale di sistema arterioso dell’economia reale, come da tempo la nostra organizzazione rivendica. Sottoporremo a Governo e ministra tuttavia la necessità che si apra una specifica riflessione su logistica e infrastrutture nel Mezzogiorno del Paese".