10/06/2025

Logistica 4.0: a Trieste porto e autostrade si parlano (finalmente)

A Trieste nasce l’intesa che potrebbe rivoluzionare la gestione del traffico pesante tra scali portuali e rete autostradale. Per la prima volta, Autostrade Alto Adriatico e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale siglano un accordo strategico per sviluppare sistemi digitali condivisi dedicati alla gestione intelligente del traffico dei mezzi pesanti tra porti e autostrade.

La firma è arrivata a Trieste, nella sede di Autostrade Alto Adriatico, per mano del presidente Marco Monaco e del commissario straordinario dell’Autorità portuale, Vittorio Torbianelli.  L’obiettivo? Rendere più fluido, sicuro e trasparente il traffico merci tra caselli e scali portuali.

 

Digitalizzazione e interoperabilità al centro del progetto
L’intesa apre la strada a progetti sperimentali finalizzati all’integrazione dei dati sul traffico, oggi frammentati tra soggetti diversi. Si punta alla creazione di applicativi e sistemi digitali intelligenti, in grado di fornire informazioni in tempo reale agli autotrasportatori in entrata e uscita dai porti; ottimizzare i flussi lungo le autostrade, i caselli e le aree di sosta; migliorare la programmazione logistica per tutti gli attori della filiera.

In pratica, porti e autostrade cominceranno a parlare la stessa lingua, condividendo dati su traffico, congestione, soste, orari e priorità operative.

 

Le dichiarazioni: “Pensare a una logistica regionale integrata”
“La conoscenza reciproca tra le due realtà e la messa a sistema di piani innovativi è essenziale per ottenere risultati nell’interesse generale” Marco Monaco.

“Dobbiamo guardare oltre i varchi portuali e ragionare sull’intero percorso dei mezzi pesanti. Questa intesa è un primo passo per costruire un sistema integrato di valore per tutta la collettività” Vittorio Torbianelli,.

 

Un dato chiave: il 50% del traffico merci da/per i porti viaggia in autostrada
Non è un dettaglio secondario. Oggi la metà dei mezzi pesanti che accedono o escono dai porti lo fa tramite la rete autostradale. Questo dato mette in luce quanto sia strategico rendere questi flussi più ordinati (grazie a finestre temporali o corsie dedicate), più sicuri (con informazioni sui punti critici e sulle soste disponibili) e più prevedibili, anche in caso di congestione o eventi straordinari.

 

Laboratorio per il futuro della logistica
Trieste, con il suo ruolo chiave nel traffico intermodale, si propone come laboratorio di innovazione logistica per il Nordest e per l’intero Paese. I tavoli tecnici previsti dall’accordo dovranno ora trasformare l’intenzione in azione, lavorando su soluzioni digitali accessibili, efficienti e capaci di portare valore concreto agli utenti finali.

Questa intesa rappresenta molto più di una firma istituzionale: è un segnale forte di cambiamento culturale e operativo, in cui infrastrutture, tecnologia e collaborazione diventano leve strategiche per una logistica moderna, sostenibile e competitiva. La vera sfida sarà passare dalla sperimentazione alla normalità. E farlo presto.

Share :

Recent Post