La compagnia cargo lussemburghese ha raggiunto il suo anno migliore mai registrato nel 2022: ha infatti visto i ricavi del 2022 aumentare del 14,7% rispetto al 2021 a 5,1 miliardi di dollari, mentre l'utile al netto delle imposte è salito del 21,9% a 1,6 miliardi di dollari.
Tutto questo nonostante la dinamica del mercato sia stata influenzata dallo scoppio della guerra in Ucraina fatto che ha comportato la chiusura dello spazio aereo russo e con le sanzioni occidentali alla Russia che hanno avuto un impatto sulle rotte di volo verso l'Estremo Oriente, con conseguenti tratte più lunghe e maggiori costi operativi.
Alla fine di dicembre 2022, la flotta di Cargolux comprendeva sedici Boeing 747-400 cargo (10 B747-400F e 6 B747-400ERF) e quattordici Boeing 747-8 cargo. Una flotta uniforme che a detta dei portavoce della compagnia consente a Cargolux di rispondere alle mutevoli condizioni del mercato in modo flessibile e tempestivo. Gli indicatori chiave di prestazione operativi hanno visto l'utilizzo degli aeromobili nel 2022 diminuire del 2,3% rispetto al 2021 a 13,57 ore di blocco al giorno, mentre il fattore di carico (FTK/ATK) è diminuito di 3,6 punti percentuali al 69,2%.
Quanto alle prospettive per il 2023, Cargolux ha di recente dichiarato: “Le tensioni geopolitiche e la guerra in Ucraina continuano a influenzare il commercio globale. In quanto componente chiave della catena logistica, il trasporto aereo di merci è direttamente interessato da questi problemi. È improbabile che la situazione cambi nel 2023. Il ritorno della capacità di stiva e l'emergere di nuovi attori nel settore, comprese le aziende multimodali, rappresentano un rischio di sovraccapacità in un mercato già in declino. Anche le pressanti domande sulla sostenibilità e la crescente pressione sulle compagnie aeree per ridurre le emissioni devono essere prese in considerazione mentre affrontiamo un punto di svolta nel settore".