Lo sblocca cantieri, diventato legge con l'approvazione della Camera dei Deputati, porta con sé varie novità, compresa la riforma del Codice degli appalti. Eccole in sintesi.
Soglia subappalto al 40% - L'affidamento del subappalto non può superare il 40% dell'importo complessivo del contratto di lavori. Il limite è stato abbassato rispetto al 50% previsto dal testo originario del decreto ma comunque alzato rispetto al 30% del Codice degli appalti.
- I Comuni possono fare gare - E' sospeso fino al 20 dicembre 2020 l'obbligo per i Comuni non capoluogo di fare gare attraverso le stazioni appaltanti.
- Appalto integrato esteso - E' congelato per due anni il divieto del ricorso all'affidamento congiunto della progettazione e dell'esecuzione dei lavori.
- Modificati gli importi per l'affidamento lavori - Tra i 40 e i 150 mila euro è previsto un affidamento diretto previa consultazione di tre operatori. Tra i 150 mila e i 350 si prevede una procedura negoziata con la consultazione di almeno 10 operatori, che diventano 15 fino a un milione.
- Uno "scudo" per la revoca delle concessioni - La firma dei funzionari pubblici all'eventuale cessazione anticipata di una concessione autostradale passa attraverso il vaglio della Corte dei conti, in modo da escludere la colpa grave del dirigente.
- Previsti commissari per Gran Sasso e Mose - Arrivano i commissari straordinari per il completamento del Mose e per il Gran Sasso. In generale è previsto che per gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari il governo possa nominare uno o più commissari straordinari che potranno agire in deroga alle legge in materia di contratti pubblici.
- Creata "Italia Infrastrutture" - Per garantire la cantierizzazione celere delle opere pubbliche arriva dal primo settembre 2019 una società ad hoc con capitale sociale di 10 milioni di euro.