14/06/2019

Con lo sblocca cantieri arriva la riforma del Codice appalti

Lo sblocca cantieri, diventato legge con l'approvazione della Camera dei Deputati, porta con sé varie novità, compresa la riforma del Codice degli appalti. Eccole in sintesi.

Soglia subappalto al 40% - L'affidamento del subappalto non può superare il 40% dell'importo complessivo del contratto di lavori. Il limite è stato abbassato rispetto al 50% previsto dal testo originario del decreto ma comunque alzato rispetto al 30% del Codice degli appalti.

  • I Comuni possono fare gare - E' sospeso fino al 20 dicembre 2020 l'obbligo per i Comuni non capoluogo di fare gare attraverso le stazioni appaltanti.

  • Appalto integrato esteso - E' congelato per due anni il divieto del ricorso all'affidamento congiunto della progettazione e dell'esecuzione dei lavori.

  • Modificati gli importi per l'affidamento lavori - Tra i 40 e i 150 mila euro è previsto un affidamento diretto previa consultazione di tre operatori. Tra i 150 mila e i 350 si prevede una procedura negoziata con la consultazione di almeno 10 operatori, che diventano 15 fino a un milione.

  • Uno "scudo" per la revoca delle concessioni - La firma dei funzionari pubblici all'eventuale cessazione anticipata di una concessione autostradale passa attraverso il vaglio della Corte dei conti, in modo da escludere la colpa grave del dirigente.

  • Previsti commissari per Gran Sasso e Mose - Arrivano i commissari straordinari per il completamento del Mose e per il Gran Sasso. In generale è previsto che per gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari il governo possa nominare uno o più commissari straordinari che potranno agire in deroga alle legge in materia di contratti pubblici.

  • Creata "Italia Infrastrutture" - Per garantire la cantierizzazione celere delle opere pubbliche arriva dal primo settembre 2019 una società ad hoc con capitale sociale di 10 milioni di euro.


  •    
Share :