06/07/2016

Cresce il settore moda nell’eCommerce

Il settore dell’abbigliamento nell’eCommerce ha registrato un aumento del 25% dei carrelli e una crescita del 24% degli ordini a livello globale. Questi i dati dello Shopping Index relativi al primo trimestre del 2016 rilasciati da Demandware, azienda leader globale nelle soluzioni cloud commerce per le imprese di moda, lusso, bellezza e food. Nel commercio digitale in generale l’alta crescita continua ad aumentare a doppia cifra: i retailer beneficiano di nuovi acquirenti e dell’aumento della spesa per shopper. Secondo i dati dello Shopping Index di Demandware, infatti, nel primo trimestre del 2016, la shopping attraction, che misura il volume di visite al totale dei siti monitorati, è cresciuta del 15,29% e ha guidato l’89% della crescita del commercio digitale. Inoltre la spesa per cliente, che combina la variazione della frequenza di visita, la conversione e il valore medio degli ordini, è cresciuta dell’1,86% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contribuendo per l’11% alla crescita. La combinazione della spesa del cliente con la shopping attraction ha prodotto un aumento del 17% del commercio digitale. 
Lo Shopping Index di Demandware, rilasciato con cadenza trimestrale, si basa sull'analisi dell'attività di acquisto degli oltre 400 milioni di acquirenti in tutto il mondo che transitano sulla sua piattaforma cloud. 


Il carrello può essere creato ovunque
Secondo i dati dello Shopping Index di Demandware relativi al primo trimestre del 2016, se nel commercio digitale a livello globale la crescita delle visite è stata forte (+17%), i carrelli sono cresciuti più velocemente (+20%), importante segnale di una intenzione di acquisto registrando un aumento degli ordini del 19%. Un aumento fortemente guidato dagli smartphone, con un +70% di carrelli totali creati attraverso questo dispositivo. Guardando in particolare al settore moda, l’aumento delle visite del 18% ha portato a una significativa crescita della creazione dei carrelli, pari al 25%, convertita in una crescita degli ordini pari al 24%. La moda è uno dei settori che ha registrato i dati di crescita maggiori tra i segmenti analizzati, preceduto solo dall’abbigliamento sportivo che ha realizzato +41% di visite, +44% creazione dei carrelli e + 35% ordini. L'analisi mette a confronto i siti di digital commerce che hanno transitato nel primo quadrimestre del 2016 con quelli dello stesso periodo del 2015. Il colore del digitale: nella moda vince il nero.


Chi acquista online è sempre più attento a trovare esattamente quello che cerca 
A confermare questa tendenza è il fatto che gli shopper includono la preferenza di colore del prodotto cercato il 22% in più rispetto all’anno precedente. I retailer dovrebbero anticipare tale esigenza, includendo la pertinenza nell'esperienza di acquisto, compresi i risultati di ricerca e persino l’organizzazione della pagina. Per quanto riguarda i siti di moda, il nero è il colore maggiormente richiesto da chi acquista in rete con il 27% delle ricerche; seguono il bianco e il rosso con il 22% e 12%. L’arancione e il giallo risultano invece i meno richiesti e con l’1% si posizionano fuori dalla top-ten dei colori che compaiono maggiormente nelle ricerche di prodotti moda. L’analisi mette a confronto i siti di digital commerce di abbigliamento che hanno transitato nel Q1 2016 con quelli dello stesso periodo nel 2015. L’analisi è stata condotta su siti in lingua inglese. 



Tendenze per dispositivi: nella moda cresce lo smartphone 
Con il 44% di traffico e il 24% di ordini, nella moda online lo smartphone è il device che, nel primo trimestre del 2016, vede l’unico aumento significativo, segnando rispettivamente +31% e +53% rispetto all’anno precedente. Sebbene il pc rimanga per il momento ancora il device più utilizzato, attraendo il 45% di traffico e il 63% di ordini del segmento moda, questo dispositivo registra un calo di traffico del 15% e di ordini del 9%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il tablet nel comparto moda risulta lo strumento meno utilizzato e con i cali più significativi, appena il 10% di traffico generato (-21% rispetto al primo quadrimestre 2015) e 12% di ordini effettuati (-14%). 
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