28/02/2018

Interruzione totale del traffico ferroviario merci, Contship Italia contesta la decisione di RFI

Il Gruppo Contship Italia si unisce a FerCargo (http://bit.ly/2FCfMLT) l’Associazione italiana delle imprese ferroviarie nel trasporto merci, nel contestare fortemente la prescrizione delle ultime ore, emanata dal gestore dell’infrastruttura ferroviaria – (Rete Ferroviaria Italiana) – a tutte le imprese del trasporto ferroviario merci, che prevede l’interruzione totale del traffico ferroviario merci su tutto il territorio nazionale, dalle ore 2,00 del 1° marzo 2018 fino a miglioramento delle condizioni meteorologiche previste per la giornata di venerdì.


Scelta eccessiva pure rispetto alle previsioni della Protezione Civile
Il Gruppo Contship Italia, in piena sintonia con la posizione espressa da FerCargo, ritiene il provvedimento adottato decisamente eccessivo sia per l’entità che per l’estensione geografica rispetto alle previsioni meteo anche della Protezione Civile a tutti note. Segnala che non è possibile bloccare completamente e senza alcun preavviso un intero comparto a causa di un evento atmosferico, soprattutto in evidente assenza di un’adeguata organizzazione a gestire tali situazioni che in molte regioni sono da considerarsi normali per la stagione e comunque sempre più frequenti e prevedibili. 


Paragone increscioso
FerCargo fa giustamente notare come, ancora una volta, il confronto con le nazioni europee confinanti e con le quali vogliamo sviluppare forti relazioni di scambio commerciale ci faccia arrossire di vergogna. In questi giorni infatti in tutta Europa imperversano il maltempo e il freddo siberiano, ma soltanto in Italia questo sembra debba avere come unica soluzione il fermo completo dei trasporti ferroviari che nella altre Nazioni proseguono senza rallentamenti. 


Effetto boomerang sul traffico stradale
Il Gruppo Contship desidera aggiungere a questa puntuale e impietosa analisi una nota relativa all’ambiente e alla sicurezza: la soppressione totale del traffico merci, nella giornata di domani, riverserà sulle strade una quantità di merci vicina al mezzo milione di tonnellate, con evidenti conseguenze in termini di inquinamento e traffico, andando ad aggiungere ulteriori criticità a un sistema stradale già fortemente congestionato e quindi non certo più sicuro della modalità ferroviaria in una situazione di criticità metereologica. Il comparto del trasporto ferroviario nazionale, già fortemente provato a causa delle conseguenze del tragico incidente di Pioltello, lancia l’ennesimo grido di allarme evidenziando ancora una volta la distanza tra gli obiettivi dichiarati per lo sviluppo del comparto e le continue difficoltà organizzative e operative che gli operatori e i clienti continuano a subire.
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