03/06/2025

Le FFS dismettono i carri con suole dei freni LL dopo il deragliamento al San Gottardo

A seguito del rapporto finale pubblicato dal Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) sul deragliamento avvenuto nella galleria di base del San Gottardo, le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) hanno deciso l’immediata dismissione progressiva dei carri merci dotati di suole dei freni LL, considerati ad alto rischio. Il provvedimento sarà attuato entro la fine dell’anno, in assenza di misure ufficiali efficaci da parte delle autorità competenti.

Il rapporto del SISI ha individuato nella rottura di un disco ruota dotato di freni LL la causa diretta dell’incidente. Le FFS, pur non avendo alcuna responsabilità diretta sulla costruzione o manutenzione di questi carri – appartenenti a detentori attivi a livello internazionale – devono comunque farsi carico delle conseguenze operative ed economiche dei deragliamenti.

La frequenza crescente di incidenti simili in Europa ha spinto le FFS a prendere una posizione netta. Le suole LL, pur sviluppate per ridurre l’inquinamento acustico, generano sollecitazioni termiche più elevate rispetto ai tradizionali ceppi in ghisa, provocando microfratture invisibili a occhio nudo che possono evolvere in rotture improvvise.

 

Servono misure urgenti
Nonostante ciò, secondo il SISI si continua ad adottare pratiche di manutenzione non aggiornate rispetto a queste nuove sollecitazioni. «Il rischio è troppo elevato. Servono misure efficaci e urgenti», dichiarano le FFS, che sostengono integralmente le raccomandazioni di sicurezza del SISI e chiedono un rapido intervento alle autorità svizzere (UFT) e all’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie (ERA).

La decisione di FFS di non accettare più questi carri nel proprio traffico merci sarà attuata in stretto coordinamento con i clienti, per minimizzare l’impatto logistico, pur mantenendo l’obiettivo prioritario della sicurezza. Tra i carri di proprietà di FFS Cargo, nessuno è equipaggiato con freni LL.

Contestualmente, le FFS aumenteranno i controlli visivi dei carri merci in transito, pur consapevoli che le microfratture sulle ruote non sono rilevabili se non con ispezioni approfondite in officina.

Le FFS hanno espresso disponibilità al dialogo con l’UFT e gli stakeholder del settore per una riforma strutturale della sicurezza ferroviaria nel traffico merci. L’introduzione di una maggiore responsabilità per i detentori dei carri – oggi poco coinvolti nella sorveglianza e nella manutenzione – è vista come un passaggio necessario per garantire investimenti adeguati in sicurezza e innovazione. Alcune mozioni in tal senso sono già pendenti in Parlamento.

 

Rete ferroviaria merci europea sicura cercasi
Prima ancora della pubblicazione del rapporto SISI, le FFS avevano adottato diverse misure precauzionali: riduzione della velocità a 160 km/h nei tratti di accesso alla galleria di base del San Gottardo; progettazione e sperimentazione di rilevatori di deragliamento presso i cambi di binario all’ingresso della galleria; attuazione delle indicazioni SISI sull’attestazione di conformità dei controlli tecnici di FFS Cargo.

Il sistema ferroviario svizzero è considerato tra i più avanzati e affidabili d’Europa, ma l’incidente al San Gottardo ha mostrato come l’integrazione di flotte internazionali poco controllabili possa rappresentare un punto critico.

Le FFS si dichiarano pronte a fare la loro parte, ma avvertono: senza interventi normativi incisivi a livello nazionale ed europeo, il rischio per la sicurezza resterà elevato. L’obiettivo è chiaro: una rete ferroviaria moderna, sicura e pienamente affidabile per il traffico merci europeo.

 

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