08/05/2017
Il raggruppamento ASTRE, network europeo di PMI del trasporto e della logistica, si schiera decisamente dalla parte dell’ambiente e moltiplica gli sforzi per far diventare green anche un settore, come quello del trasporto su strada, particolarmente decisivo nella lotta al cambiamento climatico. Attraverso obiettivi precisi di riduzione delle emissioni inquinanti, politiche di razionalizzazione dei trasporti e offerta di servizi innovativi al sostegno della mobilità urbana, ASTRE sta lavorando per contribuire attivamente agli sforzi privati e istituzionali in atto in tutto il mondo.
Sostenibilità come elemento di competitività e non ostacolo al business
Nella visione di ASTRE, infatti, la sostenibilità è un elemento che accresce la competitività del network e che non deve essere sentita come un obbligo, un peso o un ostacolo al business.
Riduzione delle emissioni di CO2 del 20%: è questo l’obiettivo collettivo che il raggruppamento si è prefissato, da raggiungere entro il 2020. L’impegno ha origine in Francia, sede natale del network, dove la quasi totalità delle aziende associate ha firmato su base volontaria un documento d’intenti elaborato dal ministero dell’Ambiente e dell’Energia francese e dall’ADEME, agenzia francese per la gestione delle risorse ambientali ed energetiche, in collaborazione con la Federazione nazionale dei trasportatori su gomma e la Federazione delle imprese di trasporto e logistica di Francia.
I pilastri per ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020
Il documento a cui hanno aderito le aziende di ASTRE Francia si sviluppa su quattro pilastri. Il primo è, naturalmente, il veicolo impiegato, che deve essere dotato di soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la riduzione delle emissioni. Allo stesso tempo, si deve lavorare sul carburante, riducendone l’utilizzo attraverso processi di ottimizzazione e scegliendone delle varianti alternative. La sostenibilità, infine, deve entrare nella cultura di impresa, sia attraverso un lavoro di responsabilizzazione dell’autista, sia nell’organizzazione di tutti gli anelli della catena logistica, dell’azienda e dei suoi fornitori e clienti.
Ecco come funziona in concreto il piano
Il piano di sviluppo dell’azione dell’azienda ASTRE in relazione all’impegno nei confronti dell’ambiente è composto da 4 tappe: l’autovalutazione, per verificare l’esistenza delle condizioni per la creazione di sostenibilità ambientale nell’impresa; la diagnosi CO2, nella quale si stabilisce uno stato di partenza e un piano di azione; arriva poi il momento ufficiale della firma del documento di intenti, a cui fa seguito una verifica annuale del rispetto degli impegni presi.
Le imprese italiane che hanno adottato il piano
Anche in Italia, le aziende ASTRE si dimostrano particolarmente attente alle pratiche di sostenibilità ambientale e alla riduzione delle emissioni:
• Serapide Trans, azienda campana, ha adottato in questi anni una vera e propria “green vision", una politica aziendale basata sulla logistica sostenibile, ricercando soluzioni efficaci sia da un punto di vista ambientale, sia in relazione alle esigenze connesse al trasporto, alla consegna e alla gestione delle merci. Come? Aumentando i trasporti combinati e utilizzando mezzi di ultima generazione.
• Friultrasporti Industriali S.r.l., con molteplici sedi in Italia e in Europa; ha ottenuto un riconoscimento del proprio lavoro nel segmento intermodale nel dicembre 2015 a Parigi durante la quinta edizione della Notte dello Shortsea per il traffico generato tra Italia e Spagna. Il premio è stato attribuito all’azienda proprio per essersi contraddistinta come operatore logistico a livello europeo che ha contribuito, grazie all'utilizzo delle autostrade del mare, alla diminuzione delle emissioni di CO2 nell'aria.
• Cinquina Trasporti, con sede in provincia di Chieti, utilizza solo veicoli che rispettano le più recenti normative anti-inquinamento e sfrutta le potenzialità del trasporto ibrido via mare e su rotaie, un accorgimento che permette di ridurre le emissioni del singolo trasporto.
• Curcio Trasporti, con sedi nelle province di Reggio Emilia e Salerno, investe risorse importanti nell’adeguamento e nell’implementazione di politiche di qualità. Il parco automezzi è in linea con i nuovi standard UE relativi alla riduzione delle emissioni; i veicoli sono inoltre dotati di sistemi di geolocalizzazione in grado di fornire informazioni sulle emissioni. Ogni anno, l’azienda stila un proprio “CO2 Emissions Report" in cui stima i chilogrammi di CO2 non emessa grazie alle politiche aziendali adottate.
C'è anche il servizio ASTRE City
Il raggruppamento fornisce anche servizi innovativi all’avanguardia nel settore ambientale ai propri clienti. È il caso, ad esempio, di ASTRE City, la soluzione di distribuzione urbana intelligente, pulita e silenziosa che si serve di veicoli ecologici e conducenti appositamente formati. Riducendo il numero di veicoli addetti alle consegne grazie a una maggiore e più efficace organizzazione delle delivery, ASTRE contribuisce a ridurre l'impatto della distribuzione sulla circolazione in prossimità e all'interno delle città.
Chi è ASTRE?
Nato nel 1992, è un network di PMI solide e indipendenti, divenuto oggi il primo raggruppamento europeo di trasporti e logistica. Con più di 400 punti di distribuzione situati in più di 10 Paesi dell’Unione Europea, tra cui Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Lituania e Regno Unito, ASTRE prosegue costantemente nella sua vocazione di sviluppo internazionale. Nel 2010 nasce ufficialmente ASTRE Italia, che diventa ottava regione del netowrk. Attualmente, il network europeo conta 161 membri, esprimendo un giro d’affari globale di 2,7 miliardi di euro e dando lavoro a più di 20.000 addetti. www.astre.fr/it/
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