“IDEE E SOLUZIONI PER ESTERNALIZZARE LE OPERAZIONI NO CORE DELL’OPERATORE LOGISTICO“.Titola così il workshop in programma il10 ottobre 2018 (ore 10.00 - 13.00) presso la sede di Assologistica, in via Cornalia 19, a Milano. A organizzarlo sono ASSOLOGISTICA Cultura e Formazione (il ramo formativo di Assologistica) in collaborazione con The Adecco Group e la divisione Adecco Outsourcing.
L’evento è pubblico con obbligo però di registrazione a questo indirizzo:
http://culturaeformazione.assologistica.it/iscrizioni-seminari.html
Ma perché un 3PL dovrebbe esternalizzare quelle attività che non rientrano nello specifico delle sue funzioni? Ecco le suggestioni e le risposte che – in estrema sintesi – fornirà l’incontro.
PRIMA DOMANDA;
Quali sono gli indicatori per definire il perimetro delle attività no core e come identificarli?
Si parte dal codice Ateco e dalla visura camerale del committente: le attività oggetto del core business devono tassativamente essere escluse, sulle attività accessorie è necessaria un’analisi del processo produttivo, delle aree in cui vengono svolte e della effettiva accessorietà rispetto al core business.
SECONDA DOMANDA;
Come impatta a livello organizzativo sui processi interni aziendali la soluzione in Outsourcing rispetto alla somministrazione a tempo determinato?
Outsourcing e somministrazione sono due processi completamente diversi: dal potere direttivo sui lavoratori, all’organizzazione di selezione, orari, assenze, turni, sostituzioni, fino all’adempimento degli obblighi relativi alla sicurezza e alla modalità stessa di presenza dei lavoratori in stabilimento, si tratta di due processi totalmente distinti.
TERZA DOMANDA:
E’ possibile disegnare una mappa dei rischi a cui è soggetto il committente dell’appalto e quali soluzioni giuridiche esistono per azzerarli?
I rischi sono principalmente di tipo giuslavoristico, normativo e di sicurezza sul lavoro. Possono attenere al campo amministrativo o avere ricadute penali. Un appalto genuino con appaltatore in grado di garantire i corretti adempimenti permette all’appaltatore di azzerare il rischio dell’obbligo solidale.
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