23/10/2019

Porti italiani, la Ue chiede di far pagare le tasse e la ministra De Micheli intende negoziare

Alla recente conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha portato all’attenzione dei presidenti due priorità: il regolamento di gestione delle concessioni da modificare sulla base delle indicazioni contenute in una delibera dell’Autorità nazionale dei Trasporti e il tema del rischio di infrazione europea dopo la comunicazione arrivata da Bruxelles sulla tassazione delle attività portuali italiane.

Su quest'ultimo punto ricordiamo che Bruxelles chiede ai porti italiani di pagare le tasse sui canoni di concessione ed è pronta ad aprire una procedura di infrazione. Al riguardo il Governo italiano intende invece ribadire che le Autorità di sistema portuale hanno una loro specificità (essendo enti pubblici e non economici), sono diverse rispetto alle "analoghe" realtà europee che svolgono invece attività di impresa, e quindi non devono subire tassazione. La ministra ha ribadito che intende negoziare con la Ue per trovare una soluzione condivisa, e non andare allo scontro, evitando qualsiasi contenzioso di natura giurisdizionale con le istituzioni continentali.  

Unanime la condivisione da parte dei presidenti intervenuti rispetto alla strada da intraprendere indicata dalla ministra fondato sulla centralità della conferenza per affrontare tutte le questioni più importanti del sistema portuale italiano.

Nel corso dell’incontro De Micheli ha anche manifestato l’intenzione di avviare un percorso di confronto, di analisi e di risoluzione dei problemi attraverso la convocazione periodica della conferenza.
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