15/01/2020
Si è svolto a Pechino, il negoziato aereo bilaterale tra l’Italia e la Repubblica Popolare Cinese. La delegazione italiana, guidata dal presidente dell’ENAC Nicola Zaccheo e dal direttore generale Alessio Quaranta, era composta da rappresentanti del Mit e dell’ambasciata italiana a Pechino, oltre che da un team di dirigenti e tecnici dell’Ente.
All’esito dell’incontro è stato firmato da Zaccheo e dal suo omologo cinese un importante memorandum di intesa tra l’Italia e la Repubblica Popolare della Cina finalizzato ad ampliare i collegamenti aerei tra i due Stati, a favore dello sviluppo reciproco del turismo e del business.
L’importante accordo è stato raggiunto proprio nell’anno in cui si celebrano i cinquant'anni dall'inizio delle relazioni diplomatiche con Pechino, anno dedicato anche allo sviluppo della cultura e del turismo tra l’Italia e la Cina.
La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha commentato: “L'Italia diventa la nazione europea con il numero più alto di collegamenti aerei con la Cina, grazie all'accordo siglato da ENAC con l'aviazione civile cinese. Voglio esprimere la mia soddisfazione per un risultato di grande valore che porterà più turismo e più rotte per il made in Italy, nella direzione auspicata da tanti operatori commerciali, e che rinsalda i legami tra i due paesi. La natura stessa dell'accordo, che prevede un incremento della capacità e punti di destinazione liberi sui territori, avrà una ricaduta positiva per diversi scali nel nostro paese. Sono certa che il nostro tessuto economico saprà cogliere l'importanza di questa sfida".
Il memorandum prevede un considerevole ampliamento delle intese precedenti risalenti al 2015 e in particolare: 1) incremento della capacità in termini di frequenze passeggeri fino a 164 voli settimanali per parte, di cui 108 con decorrenza immediata, con un incremento di 28 a partire dalla stazione estiva 2021 e di ulteriori 28 a partire dalla stagione estiva 2022; 2) punti di destinazione liberi nei rispettivi territori; 3) code sharing domestico su tutti i collegamenti nel territorio dell'altra Nazione; 4) co-terminalizzazione (possibilità di servire con lo stesso volo più scali dell’altro Paese), ad eccezione delle principali rotte (Pechino-Shanghai, Pechino-Guangzhou e Shanghai-Guangzhou per i vettori italiani; Roma e Milano per le compagnie cinesi); 5) per il trasporto cargo 14 frequenze a settimana con possibilità di operare diritti di traffico di quinta libertà su 4 punti ‘intermedi’ e su 4 punti ‘oltre’.
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