13/05/2020

Vivienne Westwood opta per il bancale GreenyPack

Vestiti e accessori ottenuti da filati riciclati, PET o pneumatici usati, nuove generazioni di collezioni “senza tempo", programmi di raccolta di abbigliamento usato. Sono solo alcuni dei molti esempi di circolarità che contribuiscono a ridurre al minimo gli input di risorse e sprechi nel settore moda. Non solo processi e produzione. Anche la logistica è considerata un tassello chiave delle strategie aziendali per adeguarsi a migliori valori di sostenibilità.

 

Seguendo questa strategia, Vivienne Westwood, azienda di moda britannica da anni in prima linea nelle battaglie per la salvaguardia del pianeta, ha avviato un progetto di progressiva introduzione nella logistica italiana di un pallet in plastica 100% riciclata. Vivienne Westwood segue l’esempio di altre aziende internazionali nei settori pharma, food&beverage e t&l (transport&logistics) che rivolgono uno sguardo più attento verso la propria supply chain aggiungendo un ulteriore tassello alle iniziative che la vedono impegnata su molti fronti della lotta agli sprechi (quality vs quantity) e nelle battaglie per l’ambiente. 

 

Il progetto prevede l’adozione di GreenyPack, la linea di pallet ottenuta da rifiuti plastici riciclati al 100%, lanciata sul mercato nel 2019 da Simpool, startup italiana che offre innovazioni e consulenze strategiche per la logistica abbinata agli imballaggi terziari, con l’obiettivo di rivoluzionare la logistica e renderla più etica e “green", riducendo l’impatto ambientale legato all’uso degli imballaggi terziari e all’incontrollata generazione di rifiuti.

 

Attraverso un contratto di full service & long term rental di Simpool, il brand di moda inglese Vivienne Westwood adotterà nei prossimi 24 mesi il pallet Greenypack 80-120 heavy duty in plastica 100% rigenerata, ottenuto dalla raccolta, selezione e rigenerazione dei poliaccoppiati, un materiale da imballaggio multistrato (generalmente polietilene, polipropilene, poliammide, carta e alluminio) che anziché essere inviato in discarica o all’incenerimento dà vita a nuovi imballaggi.



 


 il GreenyPack è dotato anche di un doppio Tag RFID 


“Vivienne Westwood è l’esempio di come un brand anticonformista e rivoluzionario nello stile può far sentire la sua voce anche nelle scelte all’apparenza piccole ma rivoluzionarie per l’ambiente." afferma con orgoglio Angelo Mancuso, CEO di Simpool. “Mi auguro che sempre più aziende del settore moda, e non solo, diano un forte segnale di attenzioneverso i temi ecologici adottando scelte consapevoli anche nella loro logistica."

 

“Questo progetto rientra in un più ampio piano industriale che tende a gestire con maggiore attenzione tutta la nostra filiera produttiva. Il termine sostenibile è spesso abusato e ha perso il suo significato intrinseco. Meglio pensare che l’introduzione nella nostra logistica di questo sistema di gestione sia una ulteriore tessera del mosaico che stiamo componendo da qualche anno e che intende mettere l’azienda nelle condizioni di prendersi consapevolmente cura di tutte le quotidiane attività che vengono svolte, da noi e dai nostri partner produttivi e distributivi, affinché impattino il più positivamente possibile sulle persone, sull’economia e sul pianeta", afferma Giorgio Ravasio, country manager Vivienne Westwood.

 

Un numero sempre crescente di aziende investe nella business ontelligence, nel mata management e in una logistica più trasparente, per consentire ai propri clienti di vedere come vengono creati e confezionati i loro capi, ma anche dove vengono realizzati, quanta strada percorrono, come arrivano nei negozi, quali sono i fornitori etc. In quest’ottica, il pallet GreenyPack è dotato di un doppio Tag RFID inserito all’interno della struttura componibile al riparo da urti e graffi, che consente una gestione e un monitoraggio real-time della supply chain durante tutte le fasi di carico, trasporto, consegna e stoccaggio a magazzino.

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