07/06/2021

Pallet pooling CHEP risposta green per la food logistics

Secondo l'“Outlook 2019" dell’ITF (International Transport Forum) il trasporto merci nel 2050 potrebbe raggiungere un valore di 6,2 Gton di CO2, facendo segnare una crescita del 114% rispetto a quanto registrato nel 2015, 2,9 Gton di CO2, nei seguenti ambiti: Road (62%), Sea (27%), Air (6%), Rail (3%) e Fluviale (2%).  Previsioni che suggeriscono di accelerare sul versante dell'innovazione e dell'utilizzo di energie pulite. 

 

 

Il pallet pooling è una parte della soluzione alle sfide globaliPromuovendo l’uso condiviso dei pallet e il loro riutilizzo, il pooling è una concreta rappresentazione di economia circolare che favorisce la creazione di supply chain più efficienti con meno costi operativi e meno sfruttamento di risorse naturali.  Grazie a tale modello, CHEP oggi può dirsi l’azienda che aiuta a trasportare più prodotti a più persone e in più destinazioni rispetto a qualsiasi altra organizzazione esistente.

 

 

CHEP è attiva principalmente nel comparto dei beni di largo consumo (alimenti secchi, generi ortofrutticoli, di drogheria, bevande, articoli sanitari, per la cura personale, beni provenienti da industria manifatturiera) e opera con diversi marchi leader di mercato tra cui Procter & Gamble, Findus, Sysco e Nestlé. CHEP è leader nel mercato italiano del pallet pooling.

 

 

Confrontando l’analisi del ciclo di vita di un pallet in pooling CHEP con un sistema di pallet in interscambio -  modello ampiamente in uso in Europa e in Italia che prevede che un’azienda acquisti un proprio parco pallet, invii la propria merce ottenendo, a valle, uno scambio di  bancali immediato o differito - si può concludere che  CHEP, gestendo in pooling in un anno circa 36 milioni di pallet (dati a giugno 2020), ha evitato circa 50.000 tonnellate di emissioni di CO2, la creazione di 4.000 tonnellate di rifiuti e risparmiato legno per 41 milioni di dm3. In sostanza se lo stesso quantitativo di pallet fosse stato gestito in interscambio, ci sarebbero state emissioni di CO2 pari a oltre 1.000 viaggi in camion intorno alla Terra; inoltre ben 40.000 alberi sarebbero stati utilizzati per la realizzazione di pallet e i rifiuti prodotti avrebbero riempito 928  camion destinati allo smaltimento.  In Italia oggi i beni di largo consumo viaggiano per la maggior parte in modalità interscambio. 

 


 

 

Le analisi del ciclo di vita del pallet sono sottoposte a revisione paritaria indipendente e sono conformi alla normativa ISO 14044. Le fonti di legname CHEP sono certificate sostenibili al 100% dal Forest Stewardship Council e certificate PEFC (Certificazione Forestale PEFC). Il calcolatore certificato LCA, «Life Cycle  Analysis», è in grado di quantificare i benefici  ambientali derivanti dall’utilizzo del sistema di  pooling CHEP rispetto ad altre alternative

 

 

Chi di recente ha optato massicciamente per il pallet pooling è Findus. “Per noi di Findus - commenta Alessandro Bonfiglio, regional planning & logistics director Southern Europe di Findus -la sostenibilità è uno dei nostri obiettivi strategici di company a livello global come Nomad Foods. Le soluzioni di logistica promosse da CHEP sono per noi fondamentali perché contribuiscono in maniera importante ai nostri obiettivi di sostenibilità aiutandoci ad abbassare le emissioni di CO2 di oltre 300 tonnellate all’anno. Ma il pooling non è solo una scelta responsabile. È sinonimo di efficienza in situazioni normali e in caso di picchi di domanda, come avvenuto durante il lockdown quando abbiamo registrato una crescita del 45% dei volumi di servizio rispetto alla normale attività. Per le sue caratteristiche e per le ricadute positive sull’ambiente il pallet pooling può rivestire un ruolo decisivo nelle sfide future che attendono la logistica a livello globale ed essere un alleato importante per le aziende che vogliono migliorare la propria impronta sostenibile".  

 

 

Chi è CHEP?

 

La società aiuta a trasportare più prodotti a più persone e in più destinazioni rispetto a qualsiasi altra organizzazione esistente. I suoi pallet, casse e contenitori formano la spina dorsale invisibile della catena di approvvigionamento globale e le più grandi società del mondo si affidano a CHEP per trasportare le loro merci in modo più efficiente, sostenibile e sicuro. In qualità di pioniere della ‘sharing economy’, La società ha saputo creare uno dei gruppi logistici più sostenibili al mondo grazie alla condivisione e al riuso delle sue piattaforme secondo un modello noto come ‘pooling’. CHEP è attiva principalmente nel comparto dei beni di largo consumo (come alimenti secchi, generi di drogheria, articoli sanitari e per la cura personale), ortofrutticoli, bevande, vendita al dettaglio e industria manifatturiera in genere. Conta circa 11.000 dipendenti, crede fermamente nel potere dell’intelligenza collettiva attraverso la diversità, l’inclusione e il lavoro di squadra. È proprietaria di circa 330 milioni di pallet, casse e container all’interno di una rete di oltre 750 centri di assistenza, supportando più di 500.000 punti di contatto con clienti di brand globali come Procter & Gamble, Sysco e Nestlé. CHEP fa parte del Gruppo Brambles ed è presente in oltre 60 Paesi, in modo particolare in Nord America ed Europa Occidentale. Per maggiori informazioni su CHEP, visitare www.chep.com.  Per informazioni sul Gruppo Brambles, visitare www.brambles.com

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