18/07/2023

Ecco come l'AI può ridurre l'impatto ambientale del trasporto su strada

Tra le varie sfide che stanno attualmente interessando il trasporto su strada, due in particolare stanno richiedendo l’attenzione da parte degli operatori del settore. La prima è legata indissolubilmente all’ambiente e, l’altra, alla sicurezza stradale delle persone. Oggi, però, a differenza del passato, l’Intelligenza Artificiale (AI) è a disposizione dei fleet manager. L’AI si configura, infatti, come un potente strumento che, se usato sapientemente, è un valido alleato per far fronte alle questioni che il comparto è chiamato ad affrontare. Ma come impiegare dunque l’AI in modo efficiente affinché si possano ridurre gli impatti sia in termini di emissioni che del costo in vite umane?


L’IMPATTO AMBIENTALE: COME RIDURRE LE EMISSIONI CAUSATE DALLE SOSTE A MOTORE ACCESO

È indubbio che lo sfrenato sviluppo economico stia causando non pochi problemi a livello ambientale: le emissioni di gas serra sono aumentate di oltre il 30% negli ultimi 30 anni. Originando non poche conseguenze dato che l'inquinamento atmosferico ha gravi effetti negativi sulla salute delle persone e i cambiamenti climatici distruggono interi ecosistemi e danneggiano la biodiversità.

E i dati confermano queste affermazioni: un recente rapporto pubblicato dalla Commissione Europea ha stimato che le emissioni globali di CO2 derivanti dai processi di combustione sono pari a 38 miliardi di tonnellate. A contribuire al quadro allarmante vi è anche il settore dei trasporti, ancora fortemente dipendente dai combustibili fossili. A supporto di quest’ultima dichiarazione, si esprime anche un'altra indagine dal titolo “Transport and environment report 2022" stilata dall’Agenzia Europea dell’ambiente (EEA), secondo la quale più del 25% delle emissioni di gas serra nell’EU è stato generato dal settore dei trasporti, in particolare quelli su strada, che contribuisce per il 70%.

Parallelamente, però, si stanno presentando sul mercato delle soluzioni – alimentate da potenti algoritmi di AI – in grado di contenere potenzialmente questo fenomeno. Tali applicazioni infatti sono in grado di elaborare ed arricchire la gran quantità di dati che oggi qualsiasi azienda, incluse quelle operanti nel settore dei trasporti, ha a disposizione. L’output finale? Insight di rilievo che possono essere impiegati dai manager per prendere decisioni più responsabili in termini di efficienza ecologica.

Un esempio concreto viene fornito dal monitoraggio delle soste a motore acceso: sono i dati a fornire una panoramica su questa abitudine. In particolare, da un’analisi delle rilevazioni interne emerge come, a livello globale, i veicoli di consegna tendono a rimanere fermi con il motore acceso in media il 60% in più che negli altri settori. Un’inattività che non solo ha effetti sull’efficienza dell’azienda in generale, ma anche un impatto negativo in termini di sostenibilità ambientale.

Piattaforme che hanno una gestione completa delle operation permettono il contenimento di questo fenomeno attraverso il monitoraggio: si stima, infatti, che grazie ad esse le soste di questa tipologia si possano ridurre facilmente di almeno il 10%. Tale diminuzione, anche in una piccola flotta di 10 mezzi, consente di evitare che 1.200kg di CO2 vengano rilasciati nell’atmosfera.


SICUREZZA STRADALE: 100 VITE SALVATE DALL’AI

Gli incidenti stradali rappresentano l'ottava causa di morte a livello mondiale e l'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che, nel 2030, occuperanno la quinta posizione. Sempre secondo l’OMS sono 1,35 milioni le persone che ogni anno perdono la vita in scontri su strada. Si consideri, inoltre, che solo nell'Unione Europea gli incidenti gravi con feriti sono 2.000 per milione di abitanti e che oltre il 2% di essi ha conseguenze mortali.

Quindi, più si guida più si è a rischio. Categoria particolarmente coinvolta è senza dubbio quella degli autisti che possono anche percorrere dai 200 ai 500 km al giorno nel caso in cui lavorino per aziende di trasporto a lungo raggio. Da un’analisi dei dati relativi ai clienti di Verizon Connect, si evince che ogni giorno un veicolo su dieci è coinvolto in una situazione ad alto rischio di incidente, il che significa 400 incidenti mortali all’anno nel solo Nord America. Cifre che non possono passare inosservate.

Anche in questo caso, la tecnologia corre in aiuto: le sempre più diffuse dash cam sono fonti affidabili di informazioni. Infatti, possono rilevare un'ampia varietà di situazioni e comportamenti a rischio. Un’operazione resa possibile dai recenti avanzamenti dell’AI nell’analisi delle immagini, basata su reti neurali (deep learning): una volta che una sequenza video è stata decodificata si ha accesso a una serie di possibili operazioni come rilevare oggetti stradali, determinare la loro posizione temporale e spaziale e le loro interazioni.

Dunque osservando e analizzando le dinamiche di migliaia di incidenti ripresi dalle telecamere posizionate sul cruscotto è possibile comprendere meglio le cause di fondo degli “scontri mancati" – intesi come le brusche frenate che consentono di evitare le collisioni – e degli incidenti stradali. Ad esempio, la distrazione del telefono aumenta del 140% la probabilità di uno scontro.

Tuttavia, da solo, l’uso strutturato della tecnologia non è sufficiente. Deve essere accompagnato da attività volte a incrementare la consapevolezza sui rischi che si possono correre causati da una semplice disattenzione, come guardare il cellulare, che può avere delle conseguenze sulla propria vita e su quella degli altri. L’integrazione di questi due fattori, politiche di sensibilizzazione e monitoraggio dell’AI, stando agli studi interni condotti da Verizon Connect potrebbero potenzialmente evitare il 30% degli incidenti mortali.

Per concludere, se ben impiegata, la tecnologia è utile ed è capace di fornire alle aziende operanti nel settore dei trasporti una visione unificata delle loro operazioni. Si configura come un supporto concreto rivolto a gestori di flotte, conducenti commerciali e tecnici sul campo per comprendere meglio il mondo in cui operano, le sfide che devono affrontare e come rispondere meglio e tempestivamente ad esse, aiutandoli a rendere le loro attività più efficienti, efficaci e sicure.


A cura di Alessandro Lori, CTO di Verizon Connect

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