26/03/2014

IL PORTO DI NAPOLI NON TRAMONTERA’ di Pasquale Legora De Feo

Ancora una volta dalla stampa locale e non, vengono diffuse notizie fuorvianti e catastrofiche. Diversamente da quanto si legge su alcune testate, la Conateco e Soteco non hanno intenzione alcuna di partecipare allo sciopero di 5 giorni dichiarato dalla Fai, nell’ottica di salvaguardare la clientela ed il lavoro portuale. Di certo il porto di Napoli necessita urgentemente di decisioni e di azioni concrete, ma in un momento in cui lo stesso, i suoi operatori e l’intera economia campana stanno soffrendo, non è certamente costruttivo diffondere notizie inesatte che continuano a confondere il mercato e l’utenza tutta, contribuendo ad un’ulteriore perdita di credibilità del nostro porto. Ci riferiamo in particolare allo sbandierato “abbandono" dell’alleanza armatoriale MD3 (Cosco, K.line, Yang Ming, Hanjin) che non scalerà più il porto di Napoli con navi di grosso tonnellaggio, così come annunciato, ma è anche vero che continuerà a farlo con navi più piccole continuando a servire in modo “ regolare " i mercati dell’Estremo Oriente. Addirittura in controtendenza si segnala l’arrivo del servizio della nuova alleanza P3, che vede ancora una volta la Msc, stavolta anche con Maersk e CMA-CGM, pronta a sostenere il porto di Napoli, preventivando un aumento di tonnellaggio e volumi. Più volte in passato si sono annunciate catastrofi e “sorpassi" da parte di porti vicini, ma fortunatamente il nostro porto ha reagito sempre con fatti e sacrifici, senza effettuare un’ora di cassa integrazione, ma contando sul supporto di quelle compagnie che, storicamente, continuano a sostenere il porto di Napoli. E’ da plaudire quindi che dietro la spinta di un forte sostenitore del nostro porto, quale Msc, ritorneranno a breve players importantissimi come Maersk e CMA-CGM, che daranno l’opportunità di servire ulteriori e nuovi mercati. Il porto ha bisogno sicuramente di decisioni importanti, da decenni auspicate (dragaggi-Terminal di Levante - Grande Progetto), ma non di “logistici “estemporanei e visionari, inventati per l’occasione. Il nostro porto, a differenza di quanto letto nelle ultime settimane, non sarà solo un porto per navi ro/ro o porto regionale, ma continuerà ad avere un ruolo di primaria importanza nel Mediterraneo ed in Europa. Le "eccellenze" della sua economia, la sua baricentricità, ma soprattutto la presenza storica di "global carriers" come Msc, Cosco, Yang Ming,Hanjin e ora anche Maersk e CMA-CGM ne sono una prova concreta. Certo bisogna decidere ed in fretta, partendo da un’opera di trasparenza su canoni, dragaggi, adeguamento infrastrutturale, ecc. Napoli riuscirà a farlo. Ma continuare con la politica dell’allarmismo a confondere i nostri clienti, i nostri caricatori, l’utenza tutta, certamente non ci fa bene. Il porto, la nostra città, come storicamente ha sempre dimostrato, ha gli uomini, intelligenze, forza di carattere per reagire e risorgere. E Napoli certamente lo farà.

Pasquale Legora De Feo
 

 
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