22/02/2016

Innovazione e automazione a basso impatto ambientale secondo Interporto di Padova

Interporto Padova ha sempre lavorato per mettere a disposizione del mercato una logistica efficiente e il più possibile sostenibile da un punto di vista ambientale. Il grande impulso dato all’intermodalità ferro-gomma (nel 2015 il terminal ha movimentato ben 275.000 container attraverso 5.200 treni), Cityporto, il servizio di distribuzione urbana delle merci con mezzi ecologici e la realizzazione di uno dei più grandi impianti fotovoltaici su tetto d’Italia, sono solo alcuni degli aspetti più eclatanti di questo impegno. Proprio grazie a questi risultati, l’Unione Europea ha inserito dal 2013 Interporto Padova tra i nodi “core", cioè fondamentali, della rete europea dei trasporti merci.

Voci dal meeting
L’incontro svoltosi nella sala Volpato dell'Interporto ha fatto il punto delle attività e dei progetti avviati in questo ultimo periodo da Interporto Padova grazie al convinto supporto dei soci di riferimento, Camera di Commercio, Provincia e Comune, della Regione Veneto e dello stesso ministero delle Infrastrutture e Trasporti. "Le sfide sia tecniche che gestionali che andiamo ad affrontare sono enormi, dobbiamo concretizzare un progetto senza precedenti per Padova e contemporaneamente affrontare il mercato nel quotidiano tenendo sempre presente la rotta migliore - ha detto il presidente di Interporto Padova Sergio Giordani - Alla fine del percorso avremo più che raddoppiato la potenzialità del nodo di Padova, aumentando contemporaneamente la redditività e la resa energetica ed ambientale". "Complimenti, oggi dimostrate concretezza – ha commentato il presidente della CCIAA di Padova Ferdinando Zilio - noi vi sosteniamo convintamente perché vi consideriamo uno dei nostri punti di forza". Il presidente della Provincia Enoch Soranzo ha detto: "L'economia reale ha bisogno oggi di tempi e scelte rapide e il mondo della logistica è uno dei primi tasselli indispensabili alla sostenibilità dell'economia. L'installazione delle nuove gru porterà ad una maggiore efficienza complessiva e noi come nuova Provincia intendiamo continuare ad affiancare questo grande progetto di sviluppo". Infine il sindaco di Padova Massimo Bitonci ha precisato: "Interporto è la realtà più importante che abbiamo a Padova e una delle principali di Italia: questo progetto di sviluppo è un segno importante che il Comune e gli altri enti debbono sostenere. Credo che Interporto debba svolgere un ruolo fondamentale in Veneto e nel nord Italia".


La parola alle Istituzioni
Nel suo intervento, l'assessore alle Infrastrutture Trasporti della Regione Veneto Elisa de Berti ha affermato: «Interporto Padova è una realtà strategica nella politica trasportistica del Veneto; come Regione abbiamo cofinanziato negli anni scorsi l'ampliamento del terminal container una scelta giusta che ha contribuito ad attrarre nuovi traffici al punto che anche negli ultimi due anni, 2014 e 2015 il numero dei container è cresciuto. Efficienza e innovazione sono due obiettivi che come Regione condividiamo e supportiamo". Nel proprio intervento Federica Polce del ministero delle Infrastrutture ha sottolineato l'importanza che l'Unione Europea ha attribuito allo sviluppo delle reti Ten-T, illustrando il programma 2014-2020, la sua dotazione finanziaria di oltre 24 miliardi di euro (era di 8 miliardi di euro nel programma 2007-2013) e le modalità di cofinanziamento dei progetti che gli Stati membri possono presentare. Progetti che sono valutati e cofinanziati privilegiando la loro fattibilità concreta e l'effettivo impatto non solo a livello locale ma comunitario. Le modalità con cui l'INEA (Innovation Executive Agency) gestisce i finanziamenti europei disponibili sono state poi illustrata nel dettaglio da Gaspare L'Episcopìa. INEA ha seguito le procedure di cofinanziamento del progetto delle gru elettriche a portale di Interporto Padova nell'ambito del Programma CEF.


I vantaggi apportati dalle quattro gru elettriche a portale
Roberto Tosetto, direttore generale di Interproto Padova ha illustrato il percorso di sviluppo che ha portato l'interporto al progetto di installazione nel terminal intermodale di quattro gru elettriche a portale (RGM). Per questo progetto sono già stati appaltati lavori per oltre 18 milioni di euro con un cofinanziamento di 3,396 milioni di euro da parte dell'Unione Europea, tramite il programma europeo “CEF" - Connecting Europe Facility, nell’ambito dello sviluppo dei corridoi strategici di trasporto europei (TEN-T). L'adozione delle gru elettriche permetterà di raddoppiare la capacità di movimentazione del terminal senza dover ampliarne la superficie (risparmio di terreno verde), abbatterà i costi di gestione e diminuirà l’inquinamento ambientale. Tutto sarà pronto per la fine del 2017. Interporto Padova ha già pubblicato due gare a riguardo. La prima, il 30 dicembre 2015, è relativa ai lavori di adeguamento del terminal con la realizzazione di un nuovo ingresso automatizzato ad est. Il valore dei lavori a base di gara è di 6.290.000 euro, le imprese hanno tempo fino al prossimo 4 aprile per presentare le offerte e il vincitore avrà 210 giorni di tempo dalla consegna dei lavori per completare l’appalto. La seconda gara è stata pubblicata il 30 gennaio 2016 ed é relativa alla fornitura e messa in opera delle quattro gru elettriche a portale. Il valore a base di gara è di 12.269.840 euro, le offerte devono pervenire entro il prossimo 10 maggio e l’impresa che si aggiudicherà l’appalto avrà 15 mesi per completare i lavori. Interporto Padova inoltre ha appena risposto a una nuova “call" dell’INEA (l’Agenzia della Commissione Europea che gestisce e finanzia le reti europee), scaduta il 16 febbraio, presentando un progetto del valore complessivo di 5.935.600 euro (dei quali 1.352.120 potranno essere finanziati dall’Unione Europea) relativo agli aspetti tecnologici e di automazione che potranno essere adottati una volta installate le gru elettriche.


L'interporto è partner anche del progetto europeo WIDERMOS
Federica Montaresi, responsabile del Servizio Studi e Progetti speciali dell'Autorità Portuale di La Spezia ha illustrato le opportunità offerte dalle procedure studiate nell’ambito del progetto europeo WIDERMOS di cui Interporto Padova è uno dei partner assieme anche all’Agenzia delle Dogane. Una di queste è la realizzazione, già operativa, di un fast corridor ferroviario doganale, tra Interporto Padova ed il porto di La Spezia, grazie al quale i container una volta arrivati via mare al porto, senza essere assoggettati ad alcuna formalità doganale, vengono caricati su treno fino al terminal di Interporto Padova dove avviene lo sdoganamento delle merci, differito quindi dal punto di sbarco a quello di destinazione. Luca Abatello da parte sua ha presentato le piattaforme informatiche sviluppate da CIRCLE Srl, e in particolare quella che fa colloquiare il sistema informatico di Interporto Padova con quello dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli da un lato e con i diversi sistemi dei vari operatori intermodali dall'altro.
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