Porti cinesi ”über alles”, secondo la classifica di Containerisation International

Containerisation International ha pubblicato, come tutti gli anni, la classifica dei 100 più importanti porti container del mondo che, nel 2012, hanno complessivamente movimentato oltre 494.500.000 TEU, 4,1% in più rispetto all'anno precedente.
La classifica è indicativa di alcune evidenze, in primis, il dominio dei porti cinesi, ben 7 tra i primi 10 e 16 nel ranking generale, che nel complesso gestiscono un traffico di oltre 172.000.000 di TEU, il 35% circa del traffico cumulativo dei 100 porti rilevati. Sul podio spicca il porto di Shanghai, con 32.529.000 di TEU, seguito dal porto di Singapore, con 31.649.400 TEU.

Immediatamente dopo la Cina, seguono, ma con notevole distacco, i porti del nord Europa così come raggruppati da Containerisation International: Rotterdam, Hamburg, Antwerp, Bremen/Bremerhaven, Felixstone, Duisburg, St Petesburg, Le Havre Zeebrugge con, all’attivo, 50.039.382 di TEU.

L’Italia ha in classifica solo 3 porti: Gioia Tauro, Genoa e La Spezia, rispettivamente al 47°, 66°, 97° posto e una movimentazione totale di 6.033.128 TEU, 1,22% degli oltre 494.500.000 TEU di cui sopra.

Le geografie dei porti emerge quanto mai chiaramente dalla seguente mappa, dove la macchia rossa circoscrive chi detiene il dominio del traffico container.

Le previsioni (Drewry) di qui al 2017 attribuiscono al traffico container una crescita annuale media del 5%, pari ad una domanda complessiva, al 2017, di 800 milioni di TEU. Questo avrà effetti immediati ed importanti sulla dimensione delle navi porta container, considerando che dal 1992 ad oggi le stesse si sono già quadruplicate.
Le domande sono allora: i porti nel mondo saranno attrezzati in modo adeguato per raccogliere la sfida dei prossimi anni? Cosa faranno i porti italiani?