18/01/2016

Export agro-alimentare, i progetti ambiziosi di Renzi

Nel 2015, anno nel quale l’Italia ha ospitato l’Expo dedicato al cibo, l’agroalimentare nazionale ha registrato un turnover di 135 miliardi di euro, generati grazie a esportazioni e ripresa dei consumi interni, confermandosi il secondo settore manifatturiero del made in Italy.


Export a quota 50 miliardi?

"Prendiamo un impegno ambizioso: l'export nell'agroalimentare è a 36 miliardi, è il record per l'Italia, ma è ancora poco, dobbiamo arrivare a quota 50 miliardi". Sono queste le parola pronunciate dal premier Matteo Renzi nel nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi nel quale è stato presentato l'accordo da 6 miliardi di euro siglato tra governo e Intesa San Paolo per finanziare il settore agroalimentare.


Un nome nuovo al dicastero per nuovi progetti
Nel corso del metting Renzi ha anche reso noto come dopo i decreti Madia (relativi alla semplificazione della PA) il mistero delle Politiche Agricole cambia nome e diventa ministero dell'Agroalimentare. Il progetto messo in atto con Intesa San Paolo - che punta pure su consulenza, assistenza sul territorio e formazione per gli imprenditori del settore agricolo – ha vari obiettivi, come un accesso semplificato al credito e il sostenere investimenti delle aziende, innovazione tecnologica e nascita di start-up, valorizzando filiere produttive e prodotti nazionali. Il tutto anche con un occhio di attenzione al ricambio generazionale, alla digitalizzazione del settore e al sostegno di progetti di internazionalizzazione.
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