25/07/2012

A Gianpaolo Calanchi, amministratore unico di FISI

Quale è il reale obiettivo dell’acquisizione di Number1 da parte del vostro gruppo? La nostra ambizione è quella di creare in Italia un operatore logistico leader nel settore della distribuzione alimentare, capace di competere con i grandi operatori internazionali in un comparto ancora molto frammentato in cui si prevedono ampi spazi di crescita, soprattutto nel nostro Paese. Number 1 è oggi leader nel campo della logistica dei prodotti di largo consumo, mentre il gruppo FISI ha una storia legata alla grande distribuzione e all’ortofrutta. Insieme possiamo sviluppare perciò interessanti sinergie, cercando di integrare la filiera della distribuzione con un governo completo di tutto il processo, dal momento in cui il prodotto esce dalla linea di produzione, fino a quando arriva sullo scaffale del punto vendita.

Quale sarà il futuro del marchio (molto conosciuto nel suo specifico segmento di specializzazione) Number 1?
Number 1 diventerà il marchio unico del gruppo FISI. E’ nostra intenzione valorizzare al massimo il patrimonio di competenze di Number 1, faremo della sede di Parma il nostro headquarter sia perché uno dei nostri principali clienti rimarrà Barilla, sia perché vogliamo fortemente essere presenti nella food valley emiliana. Infine preserveremo i livelli occupazionali esistenti e valorizzeremo al meglio le professionalità presenti.

Come e perché Barilla ha scelto proprio il vostro gruppo per la cessione del suo 3PL? Barilla ha scelto FISI per molteplici motivi: in primo luogo, per l’esperienza nel settore alimentare e per la profonda conoscenza della struttura operativa di Number 1, grazie a una collaborazione sviluppata nel corso degli ultimi anni. Questo rapporto di lunga data – per inciso, il sottoscritto è stato per dieci anni direttore delle risorse umane di Number 1 - ha rassicurato sull’affidabilità e la competenza del nostro management, che Barilla ha avuto modo di conoscere approfonditamente. In secondo luogo, Barilla ha ritenuto questa soluzione la più convincente sotto il profilo della compatibilità nei modelli di business, con il mantenimento della sede a Parma, la conservazione dei livelli occupazionali e l’ntegrazione fra competenze che porterà all'accorciamento della filiera, ovvero ad una visione più integrata del percorso logistico che i prodotti fanno dalla produzione alla vendita.
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