17/01/2014

Clara Ricozzi, coordinatrice del Quaderno 24 del FLC

Si è di recente insediato il team di lavoro incaricato di redigere il Quaderno 24 del Freight Leaders Council, dal titolo «Autotrasporto oggi - Analisi e proposte operative». Il lavoro si strutturerà in due parti: una prima parte sarà dedicata alla disamina delle problematiche del settore, esaminate dal punto di vista del trasportatore, del committente e del destinatario; una seconda parte individuerà le criticità del settore, anche per gli aspetti operativi, e avanzerà sia proposte di soluzione in chiave manualistica, in modo da fornire agli operatori, laddove possibile, un utile strumento di lavoro, sia ipotesi di più ampio respiro, da sottoporre agli organi decisori. Il gruppo di lavoro è coordinato da Clara Ricozzi, già segretario generale della Consulta per l'autotrasporto e la logistica. Ecco cosa ci racconta.

 

Quali gli obiettivi che vi prefiggete nel redigere il nuovo quaderno?

Il settore dell'autotrasporto è una componente essenziale nel processo di mobilità delle merci, essendo inevitabilmente il momento iniziale e finale della supply chain, anche se è riduttivo limitare la sua funzione a queste due fasi. Infatti, le caratteristiche geografiche dell’Italia (penisola allungata sul mare e con molti vincoli naturali) e quelle economiche (struttura produttiva caratterizzata da una miriade di piccole e medie imprese distribuite sul territorio), fanno sì che oltre il 90% delle merci italiane viaggi su gomma e che solo il 15% interessi distanze superiori ai 200 chilometri. Purtroppo il dibattito sulla mobilità - ormai incentrato solo sulla mobilità sostenibile - mostra molti elementi di confusione, indotti sia da un approccio troppo spesso condizionato da preconcetti ideologici, sia da un’oggettiva carenza di dati certi su cui fondare qualsiasi ragionamento. Il primo obiettivo che il FLC si propone, dunque, è proprio quello di utilizzare la propria trasversalità che tocca tutti i segmenti e le modalità della catena logistica per fornire a quel dibattito un contributo di chiarezza, individuando i problemi reali e le possibili soluzioni. Si partirà dall’analisi dei diversi punti di vista espressi dai soggetti coinvolti, a vario titolo, nella mobilità delle merci: committente, vettore, spedizioniere, destinatario della merce ed anche uffici pubblici interessati, per far emergere criticità e problemi e arrivare, infine, alla formulazione di proposte operative. Ci rendiamo conto che si tratta di un obiettivo ambizioso, ma siamo ottimisti: riteniamo che la qualità e la competenza delle persone chiamate a contribuire a questo lavoro, oltre all’assoluta indipendenza da sempre dimostrata dal FLC nella sua ventennale attività di studio e di ricerca, sapranno indicarci la strada giusta, isolare i nodi reali e proporre soluzioni equilibrate mirate a un'ottimizzazione del ruolo dell'autotrasporto delle merci all'interno della catena logistica, con vantaggio di tutte le modalità, di tutti i soggetti che operano sul mercato e, in ultima analisi, dell'economia del Paese.

 

Quali le sue fonti di ispirazione?

Negli ultimi anni la discussione sull’autotrasporto - e più in generale sui trasporti e sulla logistica - è stata contraddistinta da due serie di documenti: le elaborazioni del Piano nazionale della logistica e - se mi è consentito ricordarlo - i 23 Quaderni che dal 1981 ad oggi il Freight Leaders Council ha elaborato su tutti gli aspetti del trasporto e della logistica. È incredibile constatare come questi documenti - anche i meno recenti - mantengano ancor oggi un’assoluta attualità, segno che i nodi di allora non sono ancora stati sciolti, semmai si sono maggiormente aggrovigliati. I Quaderni, insieme con il Piano della logistica, dunque, costituiscono non solo la fotografia - che va soltanto aggiornata - di quanto è avvenuto negli ultimi anni in questo settore, ma anche la base da cui partire per avanzare proposte concrete che aiutino a portare a soluzione questioni non più rinviabili.

  

Quali sono stati i criteri con cui avete selezionato i membri del gruppo di lavoro che si occuperà dellelaborazione del quaderno?

Abbiamo, in primo luogo, invitato a far parte del gruppo una serie di nostri associati, avendo cura che fossero rappresentate le due modalità più coinvolte - l'autotrasporto e le ferrovie - insieme al mondo degli interporti, che costituiscono il momento di snodo delle due modalità. Ma abbiamo messo accanto a questi soggetti - scegliendoli anche al di fuori dei nostri soci - i rappresentanti di altri settori inevitabilmente connessi con il trasporto e la logistica delle merci: dalla committenza alla distribuzione. Un altro gruppo di esperti, fra i quali spiccano cattedratici da sempre impegnati negli studi giuridici ed economici sul trasporto delle merci, fornirà il proprio contributo su alcuni temi strettamente connessi con l'autotrasporto, come le vie del mare regolate dall’ecobonus, i sistemi intelligenti di trasporto, i rapporti - sempre più intensi e complessi - con l'Unione europea e tutti gli aspetti normativi del settore. Accanto a questi, abbiamo poi voluto un nucleo forte del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, capeggiato dal Direttore Generale Enrico Finocchi. Lo studio, infine, si avvarrà anche dei contributi - che saranno raccolti dai nostri redattori - di tutte le principali associazioni dell'autotrasporto e della committenza, dei gestori di infrastrutture stradali (Anas e Aiscat) e di altri organi della pubblica amministrazione.

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