L’emergenza Coronavirus sta avendo pesanti ripercussioni sulle filiere logistiche italiane ed europee con restrizioni che non limitano direttamente il trasporto ma creano difficoltà operative con effetti sulla logistica e sull’economia. In questo contesto si inserisce la strategia produttiva di Arcese: adattiva, resiliente e in grado di rispondere in maniera efficiente alla dinamicità e volatilità dei volumi che attualmente si registrano a livello internazionale.
Al fine di supportare al meglio i clienti e rispondere alla fluttuazione dei volumi, ogni giorno i team operativi Arcese allocano al meglio le risorse e i mezzi puntando sempre di più sul trasporto intermodale. Permettendo lo spostamento delle sole merci e coinvolgendo un numero inferiore di persone rispetto al tutto strada, per le tratte di media-lunga percorrenza questo servizio si dimostra essere la soluzione di trasporto migliore per garantire l’efficienza della logistica dei beni industriali e di prima necessità in tutta sicurezza.
Ecco quindi perché questa tipologia di trasporto è oggi scelta da sempre più clienti, e i numeri registrati ne sono la conferma: nel mese di marzo sono state trasportate 42.000 tonnellate di merci su ferrovia, confermando rispetto al mese di febbraio un aumento delle unità intermodali del 20%, pari a oltre 1000 viaggi.
In particolare, ad aumentare in termini di volumi il settore FMCG e quindi beni alimentari e di cura della persona, oltre a forniture varie.
A supportare i volumi in crescita anche i clienti del settore eCommerce, influenzato dalla chiusura di molte attività e in particolare dai limiti alla circolazione.
Il network multimodale Arcese oggi conta collegamenti in tutta Europa: dalla Spagna alla Romania, dalla Turchia alla Scandinavia con oltre 50 partenze giornaliere.