19/03/2020

ASSOLOGISTICA E ASSITERMINAL CHIEDONO MISURE PIU' INCISIVE PER IL SETTORE DEI PORTI

Assologistica e Assiterminal hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Conte, ai ministri dell’Economia Gualtieri, delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli, al viceministro Cancelleri, ai sottosegretari Margiotta e Traversi, al capo Gabinetto Stancanelli e a deputati e senatori delle commissioni Trasporti di Camera e Senato in cui chiedono  misure più incisive per il settore porti. 


LETTERA INVIATA OGGI A GOVERNO E PARLAMENTO


L’attuale emergenza che sta coinvolgendo tutti con modalità e effetti “virulenti" produce e in prospettiva certamente produrrà purtroppo ancora per mesi effetti di contrazione anche nelle attività portuali che costituiscono l’interfaccia produttivo del traffico merci all’interno della catena logistica. 


Il settore dei terminal operator e delle imprese portuali a servizio del traffico merci sta operando con grandissima difficoltà, rallentamenti, tempi dilatati, stress operativi e organizzativi pesanti e drastico calo di volumi con conseguente detrimento dei conti economici: ma non si è ancora fermato per non bloccare l’approvvigionamento del Paese e consentire al sistema produttivo ancora funzionante di onorare le

commesse che ancora sopravvivono.


Il settore dei terminal operator e delle imprese portuali a servizio dei traffici passeggeri è, di fatto, stato fermato per mancanza di traffici, con danni e ripercussioni evidenti. Le aziende che operano nel contesto della portualità italiana sono tutti soggetti economici contribuenti per e nello stato italiano, che impiegano lavoratori cittadini residenti nel nostro Paese: pertanto il nostro è un contesto produttivo e organizzativo che vive il territorio, il suo tessuto economico e sociale (compromessi dalla contingenza attuale e dagli strascichi che gli effetti della pandemia sugli altri mercati sta provocando e provocherà).


Nel D.L. 17/3/2020 n.18 il comparto della portualità ha trovato – come provvedimento specifico a tutela del settore - la sola previsione di una sospensione del pagamento dei canoni concessori per quattro mesi. E’ legittimo richiedere che le misure che il Governo sta adottando – peraltro con disponibilità di risorse non infinite – debbano trovare una loro ratio per la tutela e il sostegno solidale per i contesti produttivi radicati sul territorio e che su e con esso operano e vivono, contribuendo alla circolazione di beni primari e persone.


Il nostro è un appello inclusivo e solidaristico in un momento in cui ciascuno sta operando per il sistema Paese e per la sopravvivenza delle proprie imprese e dei propri collaboratori: tutto il mondo Associativo sta dimostrando di rappresentare un settore coeso, maturo e con senso di responsabilità. 


Abbiamo elaborato e trasmesso al Governo l’11 marzo 2020 un Avviso Comune condiviso tra le parti datoriali e le organizzazioni sindacali (che vi riproponiamo integralmente) proprio a significare la convergenza sulla gravità della situazione che, ribadiamo, produce i suoi effetti già oggi e li produrrà ancora per diverso tempo.


La sintesi delle misure che evidenziamo è stata meditata e ponderata in base alla specificità del comparto produttivo della portualità: ciò auspichiamo trovi nella Vs sensibilità istituzionale una particolare attenzione anche a rafforzamento del Vs ruolo di Governo del Paese.


Ribadiamo pertanto che sia necessario e imprescindibile recepire nel merito e nella sostanza le proposte specifiche per il settore che Vi abbiamo già rappresentato (non richieste ma bisogni) al fine di poter fornire al sistema che rappresentiamo e ai suoi lavoratori strumenti adeguati quantomeno per arginare le criticità che stiamo affrontando oggi.


Nell’attuale contingenza, le misure al momento previste NON sono sufficienti. Queste, almeno, ad oggi, le necessità più contingenti per cercare di resistere

1. Sospensione mediante azzeramento, per un periodo non inferiore a 6 mesi, del versamento dei canoni concessori dovuti dai concessionari portuali esercenti operazioni portuali e/o servizi a merci e passeggeri compreso le stazioni marittime.

2. Annullamento della cosiddetta addizionale IRES (l. 27/12/2020, art.1, co.210, lett.c) per i concessionari di cui all’art. 18 e per le imprese autorizzate ex art. 16 L. 84/94;


Rinnoviamo la piena disponibilità di ciascuno di noi a supportare la Vs azione con qualsiasi contributo anche di carattere tecnico confidando in una reciprocità di ascolto e condivisione.



TESTO INTEGRALE DELL'AVVISO COMUNE SOTTOSCRITTO


Ecco il testo integrale dell’avviso comune (citato nella lettera inviata oggi) per l’adozione di iniziative a sostegno delle lavoratrici, dei lavoratori e delle imprese del settore dell’handling portuale merci e passeggeri in occasione degli eventi epidemiologici eccezionali relativi

 

Le sottoscritte associazioni datoriali e le OO.SS. nazionali stipulanti il CCNL Lavoratori dei porti - preso atto dei provvedimenti di legge e amministrativi sinora emanati per affrontare l’emergenza conseguente al diffondersi dell’epidemia COVID-19 - ribadiscono la necessità affinché siano implementati gli interventi di carattere nazionale, oltre quelli previsti per la cosiddetta “zona rossa", dedicando adeguata e particolare attenzione alle ricadute negative che la diffusione dell’epidemia COVID-19 ha prodotto e produrrà a livello nazionale sulle diverse attività economiche riguardanti il nostro comparto. Chiedono pertanto al Governo e alle competenti Amministrazioni pubbliche quanto segue:


1. Vengano assicurate adeguate risorse per il finanziamento di tutti gli ammortizzatori sociali (CIG ordinaria, CIGS, contratti di solidarietà, ecc.), compresi quelli in deroga, e le disposizioni che ne regolano l’accesso vengano modificate al fine di consentire rapidamente l’erogazione delle prestazioni a tutte le imprese richiedenti:


1.2 In particolare qualificare il coronavirus come causale specifica riconducibile agli eventi non oggettivamente evitabili ai fini dell’accesso a tutte le forme di integrazione salariale.


1.3 Non applicare limiti relativi alle dimensioni, alla tipologia, all’inquadramento contributivo dell’impresa, all’anzianità lavorativa del dipendente e alla tipologia del rapporto di lavoro.


1.4 Ricorrere a procedure autorizzative veloci e snelle onde consentire all’INPS il pagamento delle prestazioni


1.5 Abolire temporaneamente il versamento del contributo aggiuntivo all’istituto previdenziale.


2. Sospendere temporaneamente (almeno 6 mesi) i termini per il versamento dei contributi previdenziali, assicurativi ed assistenziali, delle imposte dirette ed indirete e di tutti i tributi e imposte anche locali, nonché prevedere semplificazioni per gli adempimenti connessi ai suddetti versamenti, stabilendo per i successivi pagamenti congrue dilazioni senza interessi.


3. Esclusione per tutto il 2020 dei contributi a carico delle imprese per il funzionamento della AGCM e soppressione (in quanto non dovuto) del contributo richiesto da ART ad imprese del settore.


4. Sospensione temporanea (sino al 31/12/2020) dei termini per gli adempimenti relativi al pagamento di rate di mutui e di finanziamenti di altro genere, nonché stabilire successive congrue dilazioni.


5. Concedere uno sgravio contributivo alle imprese che, senza ricorrere agli ammortizzatori sociali, mantengono i livelli occupazionali pre-emergenza del Coronavirus.


6. Sospensione mediante azzeramento per un congruo periodo, non inferiore a 4 mesi, del versamento dei canoni concessori dovuti dai concessionari portuali esercenti operazioni portuali e/o servizi a merci e passeggeri compreso le stazioni marittime.


7. Annullamento dell’addizionale IRES per i concessionari di cui all’art. 18 e per le imprese autorizzate ex art. 16 L. 84/94.


8. Azzeramento per la durata di 12 mesi delle accise gravanti sui combustibili usati dai mezzi operativi portuali.


Le parti stipulanti il CCNL Lav. Porti chiedono inoltre che le Amministrazioni pubbliche competenti garantiscano i seguenti interventi operativi:

a) Attivare una gestione centralizzata che fornisca alle imprese interessate informazioni univoche su strategia, procedure, controlli sanitari che si effettuano nei porti, assicurando che i suddetti controlli vengano effettuati a cura di personale all’uopo autorizzato senza aggravi di costi per le

imprese e le AdSP.

b) Il MIT adotti comunicazioni a livello nazionale ed internazionale relative alla piena capacità operativa dei porti, rispristinando un’immagine di normale funzionalità degli scali marittimi nazionali.

c) Il Governo si adoperi, anche nelle opportune sedi internazionali, affinché non vi siano ulteriori ripercussioni su traffici merci e passeggeri da e per l’Italia dovute ad una sovra-rappresentazione della situazione sanitaria del paese.

d) Chiarire la non configurabilità di inadempienza contrattuale nei rapporti di natura commerciale nel caso in cui un’impresa non possa assolvere all’esecuzione del servizio a causa di carenza di personale perché posto in “quarantena".


Le parti stipulanti il CCNL Lav. Porti, con l’occasione, avuto riguardo al protocollo dalle stesse sottoscritto il 23.1.2020 (vedi allegato) sottolineano al Governo la necessità di un intervento normativo finalizzato a: rendere maggiormente esigibili la normativa vigente dell’art. 17 c. 15bis L. 84/94 e nel contempo definire e rendere esigibili, a saldi invariati, all’interno della stessa L. 84/94, analoghi strumenti di supporto per gli addetti che svolgono il ciclo delle operazioni e dei servizi portuali dipendenti dalle aziende di cui agli artt. 16.

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