22/07/2019
L’economia circolare guarda ai processi di condivisione di prodotti e oggetti, e coglie ogni
opportunità per limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso, e per minimizzare gli
scarti e le perdite.
Fedeli a questo assioma che sempre più governa le scelte strategiche delle aziende, a partire
da una presa di posizione netta nei confronti dell’impatto ambientale e sociale che ogni impresa
deve avere, Bayer Italia rivoluziona la propria rete di distribuzione all’insegna del riciclo e della
sostenibilità.
Una “Rivoluzione Green" che Bayer estende a tutti i partner della catena di fornitura, attraverso la
richiesta di condivisione di standard ambientali e sociali sempre più stringenti, e nella ricerca di
nuovi partner in grado di cogliere le sfide e di pensare “out of the box". In quest’ottica, Simpool
ha accettato la proposta di Bayer nella persona di Michele Palumbo - head of supply chain
management di Bayer Italia - di adottare una soluzione “disruptive": sostituire l’intero
polmone operativo di pallet EPAL con un tipo di pallet più ecologico, più duraturo,
più performante. E più economico.
Con questi presupposti nasce il progetto ‘GreenPallet Bayer 2.0’ composto al 100% dal
riciclo degli “scarti comuni" dei poliaccoppiati e proposto da Simpool come soluzione ottimale
che coniuga sostenibilità ambientale e economica.
Il passaggio da EPAL alla soluzione in plastica 100% riciclata proposto da
Simpool, permetterà di sostituire 10 pallet attuali con 1 solo GreenPallet
Bayer 2.0 sfruttando la maggiore capacità di riutilizzo e durabilità alle
movimentazioni da e verso i clienti.
A fronte della sostituzione di 50.000
pallet EPAL con circa 5.000 GreenPallet Bayer 2.0 (rapporto 10:1),
Bayer effettuerà contestualmente la vendita degli EPAL in esubero che
verranno immessi nel sistema di Equipment Sharing System promosso
da Simpool in tutta Italia, a beneficio dei clienti, dei partner e delle
Reti di Impresa a livello regionale costituite da Simpool (denominate
Logiteam), ricevendo un flusso di cassa in entrata di oltre 200.000 euro
annui, oltre a circa 10.000 euro di risparmio annuo derivato in termini di
contributo CONAI.
“Siamo tutti ormai abituati a considerare la plastica dei rifiuti solidi urbani come il nemico numero
uno per il nostro pianeta e i nostri oceani. Invece che giudicarla un rifiuto, dovremmo considerarla
come una nuova materia prima. Grazie alle moderne tecnologie e al prezioso aiuto della chimica,
oltre alla caparbia innovatività degli ingegneri italiani, oggi è possibile." commenta Palumbo
riguardo all’idea ispiratrice del progetto ‘GreenPallet Bayer 2.0’.
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