12/04/2019

Brennero: le Camere di Commercio del Nord in campo contro le restrizioni del Tirolo

La posizione delle Camere di Commercio lungo l’asse del Brennero è critica rispetto a qualsiasi forma di divieto che limiti la libera circolazione delle merci nell’Ue, ma allo stesso tempo vuole essere propositiva e aperta alla discussione in merito a misure di medio-periodo, anche legate alla modalità ferroviaria, da applicarsi nell’attesa del completamento della galleria di base del Brennero. Verona è stata scelta quale tappa del nostro roadshow perché è un nodo fondamentale per la logistica nazionale, incrocio di due importanti corridoi e sede del principale interporto europeo". Ha commentato così Antonello Fontanili, direttore Uniontrasporti all’incontro dal titolo Strategie di intervento per il transito attraverso il Brennero. Verso un position paper del Sistema camerale a favore della libera circolazione delle merci lungo il corridoio Scandinavo-Mediterraneo" in programma nei giorni scorsi presso la sala Giunta della Camera di commercio di Verona.

 


L’incontro di Verona - cui hanno partecipato il presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza, il presidente della Camera di commercio di Verona Giuseppe Riello e il direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili - si inserisce nell’ambito del roadshow per il Brennero, iniziativa promossa dai Sistemi camerali di Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. L’appuntamento scaligero rappresenta la terza tappa dopo gli incontri di Modena e Mantova. Iniziative similari si svolgeranno in altre città collocate lungo il corridoio del Brennero in Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Germania (Monaco di Baviera) con evento conclusivo a Roma il 15 maggio.    


 

L’iniziativa dei roadshow è stata presa anche in risposta alla decisione del Governo regionale Tirolese di varare misure volte a limitare il transito di mezzi pesanti all’interno dei propri confini. Una decisione assunta unilateralmente e che rischia di compromettere la competitività del nostro Paese rispetto agli altri partner europei.

 


Dal solo Quadrante Europa– ha detto Riello - transitano verso il Brennero 36 milioni di tonnellate di merci su gomma. A queste poi si aggiungono i prodotti esportati e importati nell’Europa centrale e del Nord, ovvero quelli lungo l’asse mediterraneo-scandinavo che generano un interscambio complessivo di 13,8 miliardi di euro, pari al 51% dell’interscambio totale delle imprese veronesi nel 2018. È inaccettabile una posizione aprioristica e non concertata: anche le nostre imprese mirano a uno sviluppo sostenibile, ma questo non è incompatibile con una logistica fluida e efficiente".

 

 

Via le Alpi transita la metà delle esportazioni italiane e oltre il 70% dei flussi import-export dell’Italia con destinazione l’Unione europea. A oltre 50 milioni ammontano le tonnellate di merci che circolano per il Brennero, su un totale di oltre 160 milioni che varcano i confini terrestri italiani. Il Tirolo ha attivato un’articolata politica di divieti, il cui obiettivo è di scoraggiare il traffico su gomma, creando di fatto un collo di bottiglia per le merci italiane in direzione Germania e Nord Europa. I prossimi divieti scatteranno dal 1° agosto 2019 (chimica, metalli, macchinari e apparecchiature) e dal 1° ottobre 2019 (carta e cartone, tubi e profilati e prodotti del petrolio liquido), settori per i quali nel 2018 il valore economico transitato è stato pari a 137 miliardi di euro.

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