Non solo (denaro) sommerso: il mercato nero dei pallet rappresenta un enorme danno anche per l’ambiente perché interrompe - come nel caso di CHEP - un sistema che segue i principi dell’economia circolare, basato sul noleggio e sulla restituzione dei bancali a fine utilizzo, che permette di salvare un albero ogni 25 pedane riconsegnate.
Tra i gruppi logistici più sostenibili al mondo, riconosciuto tramite il gruppo globale Brambles - di cui fa parte - al primo posto nel ranking del Dow Jones Sustainability Index World, CHEP è infatti leader nel pallet pooling, modello circolare che prevede il riutilizzo delle sue piattaforme, sostenendo catene di approvvigionamento più efficienti e riducendo i costi operativi e la domanda di risorse naturali.
Da sempre impegnata nella lotta al contrasto del mercato nero dei pallet - un asset che movimenta la quasi totalità delle merci in Italia – CHEP Italia ha dotato una parte delle sue pedane di dispositivi di tracciabilità che, attraverso diversi sensori, segnalano informazioni quali la loro posizione o il tempo di sosta. Il sistema “track & trace" va così a generare migliaia di dati elaborati che conferiscono una serie molto ampia di informazioni utili e condivisibili con le forze dell’ordine. Proprio grazie a questi dati, e alla segnalazione di CHEP Italia, i Carabinieri della stazione di Fidenza, hanno rinvenuto 200 bancali accatastati in un capannone abbandonato e denunciato per ricettazione un residente in provincia di Teramo*.
In totale, nei soli ultimi quattro mesi del 2022, sono 10mila i pallet CHEP recuperati su tutto il territorio nazionale, grazie anche all’attività di investigazione interna coordinata da Matteo Croce, ex carabiniere, ora responsabile per l’Italia della protezione degli asset aziendali di CHEP. Nel suo ruolo - parte di un recente rafforzamento del team legale e di prevenzione perdite di CHEP in tutta Europa - progetta e gestisce programmi di mitigazione dei rischi, prevenzione delle perdite e recupero dei pallet.
Matteo Croce, ex-carabiniere, ora responsabile per l’Italia della protezione degli asset aziendali di CHEP
“Grazie all’utilizzo dei dati, incrociati con le nostre analisi di rischio interne e alla collaborazione con le Forze dell’Ordine su tutto il territorio nazionale, nel solo periodo compreso tra settembre e dicembre 2022 abbiamo riscontrato un miglioramento del 42% nella raccolta di beni aziendali sottratti dalla criminalità, rispetto all’anno precedente. Si tratta di un lavoro di collaborazione - spiega Matteo Croce, asset protection manager di CHEP Italia - investigazione e impegno, che CHEP porta avanti da diversi anni per contrastare un mercato che opera parallelamente al suo business circolare e sostenibile, basato sul noleggio e la restituzione dei suoi pallet a fine utilizzoAbbiamo davanti a noi ancora tante sfide, ma la rotta è tracciata. Continueremo a utilizzare tutti i mezzi a disposizione per combattere un sistema illecito che per sua natura rappresenta un danno allo Stato, all’economia e, nel caso dei pallet, anche all’ambiente".
Il sistema circolare utilizzato da CHEP Italia - denominato pooling system - prevede, che la società rimanga sempre proprietaria esclusiva dei pallet nonché dei contenitori noleggiati. Alcuni Tribunali, previo riconoscimento del titolo di proprietà di CHEP Italia, hanno emesso – nei confronti dei legali rappresentanti di quattro società coinvolte – sentenze di condanna per i reati di ricettazione e contraffazione e precisamente:
sentenza n. 246/15 emessa dal Tribunale di Pisa;
sentenza n. 1614/16 emessa dal Tribunale di Ancona, Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari;
sentenza n. 1245/15 emessa dal Tribunale di Napoli;
sentenza n. 784/19 emessa dal Tribunale di Ancona
*In un capannone abbandonato spuntano 200 bancali di un'azienda di Fidenza: 52enne denunciato per ricettazione https://www.gazzettadiparma.it/fidenza/2023/02/02/news/in-un-capannone-abbandonato-spuntano-200-bancali-di-un-azienda-di-fidenza-52enne-denunciato-per-ricettazione-692406/