06/03/2020
Il 5 marzo, a seguito della richiesta delle Organizzazioni sindacali, Confitarma ha organizzato due
incontri presso la sua sede di Roma per analizzare e discutere le problematiche derivanti
dall’esplosione del Covid-19.
Il primo incontro ha visto coinvolti Confitarma, AssArmatori, Federimorchiatori e
Assorimorchiatori e le Segreterie Nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, successivamente
Confitarma e AssArmatori hanno incontrato USLAC/UNCIDIM/SMACD.
A fronte dell’espressa richiesta di FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI di avere
un’informativa sulle criticità determinate dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19 e sugli
adempimenti adottati dalle imprese armatoriali in materia di salute e igiene a bordo, le Associazioni
armatoriali hanno fornito un’ampia informativa in merito alla diffusione alle aziende associate di
tutte le raccomandazioni diramate dalle Istituzioni internazionali e nazionali del settore,
esemplificando le misure, anche di natura volontaria, adottate dalle imprese armatoriali a tutela dei
lavoratori marittimi e amministrativi. In particolare, Confitarma ha comunicato l’odierna
pubblicazione della Guida per gli operatori marittimi con le misure per contrastare il COVID-19 a bordo delle navi.
Tale Guida è disponibile
nel sito www.confitarma.it.
Inoltre, le OO.SS confederali hanno proposto di sottoscrivere un Avviso Comune da sottoporre alle
Autorità competenti, al fine di affrontare in modo coordinato la problematica, ribadendo la
necessità di implementare gli interventi di prevenzione, aggiuntivi a quelli indicati dagli organi
competenti, in modo tale da limitare la possibilità di contagio a difesa dei lavoratori marittimi e
dell’utenza. Inoltre, è stato espressamente richiesto di valutare e incentivare l’utilizzo del cosiddetto smart
working per il personale di terra.
Da parte armatoriale sono state illustrate le notevoli difficoltà operative, da un lato connesse alla
pluralità di soggetti che stanno intervenendo nella gestione dell’emergenza e da regolamentazioni
talvolta in contrasto tra loro, dall’altro legate alle restrizioni imposte da molti Paesi terzi alle navi
che hanno scalato porti italiani, al personale navigante e tecnico italiano che deve imbarcare nei
porti dei suddetti Paesi, nonché agli ispettori delle Autorità ai fini dello svolgimento delle visite a
bordo delle navi per il rilascio delle certificazioni obbligatorie.
È stata inoltre evidenziata la
necessità di effettuare i controlli sanitari preventivi nelle strutture di terra e non a bordo delle navi.
Armatori e Sindacati hanno comunque espresso la forte preoccupazione per le ricadute economiche
che l’emergenza sanitaria sta determinando sulle aziende del settore, concordando sull’esigenza di
istituire una cabina di regia nazionale nella quale monitorare e definire azioni opportune alla
prevenzione, da diffondere poi in modo capillare. Si è convenuto, quindi, di monitorare
l’evoluzione dell’emergenza sanitaria e di aggiornare l’esame dei temi trattati a un prossimo
incontro.
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