Sottoscritto, mercoledì 31 maggio, il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro per i dirigenti delle aziende di logistica, magazzini generali, magazzini frigoriferi, terminalisti portuali, interportuali e aereoportuali. A firmare l’accordo da Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica e dal presidente di Manageritalia, Mario Mantovani. Il contratto riguarda circa 250 aziende associate con circa 70.000 dipendenti diretti ed indiretti.
“Grazie a questo rinnovo – spiega Mantovani – diamo continuità all’azione condotta in questi anni dalla nostra Associazione per tutelare i diritti dei dirigenti italiani dopo la formazione introdotta nel 1992, la long term care nel 2001, il welfare aziendale per tutti e le nove politiche attive soprattutto in periodo come questo caratterizzato da aspettative decrescenti e inflazione. Una firma che consentirà, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare le perdite di reddito dovute all’impennata dell’inflazione senza gravare eccessivamente sulle imprese".
“Siamo soddisfatti di questo accordo che concretamente va nella direzione da noi auspicata, ovvero la valorizzazione della figura del manager logistico, vero elemento strategico per le aziende", chiosa Ruggerone.
Si tratta di un accordo di natura prettamente economica, visti gli interventi già attuati sulla parte normativa con l’accordo di proroga del CCNL, sottoscritto 26 luglio 2021. Nello specifico, l’accordo sottoscritto oggi prevede: un importo “una tantum" di 1.000 euro da corrispondere nel 2023 e un aumento contrattuale di 450 euro lordi mensili entro luglio 2025. È inoltre prevista la destinazione di 1.500 euro annui alla piattaforma welfare dirigenti terziario, spendibili in beni e servizi di welfare.
Un adeguamento contrattuale che consente, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare l’impennata dell’inflazione avvenuta nell’ultimo periodo, senza gravare eccessivamente sulle imprese. Un risultato ottenuto grazie al profondo lavoro di analisi su tutte le opzioni normative disponibili.
Punti salienti del contratto sottoscritto il 31 maggio
L’accordo è la logica prosecuzione e completamento dell’intesa del luglio 2021 che, tra le altre cose, ha introdotto il welfare aziendale, i servizi di politiche attive ed è intervenuto sulla normativa dei Fondi ed Enti contrattuali.
La parte economica è stata rinnovata agendo in sinergia su vari aspetti.
Una tantum di 1000 euro a copertura della vacanza contrattuale per il periodo 1 gennaio -31 dicembre 2022, che verrà erogata in due tranche: 500 euro erogati con la retribuzione di luglio 2023 e 500 euro a novembre 2023
Aumento retributivo. È previsto un aumento retributivo, con conseguente adeguamento del minimo contrattuale, pari a regime a 450,00 euro, secondo le seguenti scadenze:
· 150 mensili dal 1° dicembre 2023
· 150 mensili dal 1° luglio 2024
· 150mensili dal 1° luglio 2025
Tali aumenti possono essere assorbiti, fino a concorrenza, esclusivamente da somme concesse dalle aziende in acconto o anticipazione su futuri aumenti economici contrattuali, successivamente al 31 dicembre 2019.
Welfare aziendale. I datori di lavoro destineranno inoltre alla piattaforma welfare dirigenti terziario 1.500 euro annui, spendibili in beni e servizi di welfare per l’anno 2024 e 2025.