Il dato è inaspettato dopo il sostanziale calo registrato negli ultimi anni. Nel 2018 i furti di mezzi pesanti in Italia sono stati 3.395 contro i 1.598 del 2017 con un incremento del +112,45%.La minaccia della criminalità organizzata è, quindi, in sensibile aumento e si manifesta in maniera sempre più violenta, se si considera che sono anche in aumento le rapine. Sono questi solo alcuni dei dati che emergono dall’ultimo Dossier Autotrasporto di Viasat Group di prossima pubblicazione.
PERCENTUALI IN AUMENTO IN TUTTE LE REGIONI
Secondo i dati operativi non consolidati della Polizia Stradale si registrano nel nostro Paese quasi 283 furti di Tir al mese (134 nel 2017), più di 9 al giorno. La Puglia stacca nettamente le altre regioni italiane per pericolosità con 625 furti l’anno. Seguono Lombardia (463) e Campania (455). Via via le altre: Lazio (387), Sicilia (286), Emilia Romagna (225), Piemonte (209). Non c’è regione che si salva, tutte riportano un dato superiore a quello dell’anno precedente. Anche sul fronte dei ritrovamenti le notizie non sono affatto buone. Di quelli rubati se ne recuperano 1.362, precisamente il 40,12% quando l’anno precedente era del 56%.Ulteriore problema, dicono le statistiche, è che anche quando lo si riesce a recuperare, il mezzo è già privo della merce che trasportava. Insomma dei prodotti tecnologici ed elettronici, farmaci, sigarette, abbigliamento e i prodotti alimentari (è questa la merce che attira maggiormente i ladri) non c’è più traccia. Scomponendo il dato a livello regionale sono solo 3 quelle che superano il 50% di rinvenimenti (Liguria, Lombardia, Marche), tutte le altre registrano una percentuale inferiore.
COME CONTRATARE IL FENOMENO
Sicurezza e contrasto ai crimini per difendere mezzi e merci. Se è questo l’obiettivo primario di oggi dei fleet manager l’uso di strumenti info-telematici (Fleet Management Systems) che consentono la gestione automatica e intelligente dei mezzi di trasporto è indispensabile. Si calcola che se lo scorso anno in Europa il tasso di penetrazione di questi sistemi era intorno al 20%, alla fine del 2021 un mezzo su 3 sarà satellizzato e reso attivo dal punto di vista telematico. “Gli antifurti di 40 anni fa si sono evoluti in maniera incredibile, fino a diventare oggi indispensabili per proteggere mezzi, autisti e merci. Il sistema satellitare – spiega Domenico Petrone, presidente di Viasat Group – può generare un allarme automatico in caso di spostamento non autorizzato; rilevare e segnalare l’apertura non autorizzata dei portelloni e lo sgancio del rimorchio; identificare il driver; immobilizzare il mezzo a motore spento in caso di mancata autentica; consentire alla centrale operativa H24 di inibire l’avviamento del veicolo a motore spento per facilitare il ritrovamento; inviare allarmi di emergenza in caso di rapina o pericolo. Inoltre, le funzioni di alta sicurezza Viasat rappresentano un efficace contrasto alle rapine ai mezzi di trasporto effettuate con l’ausilio di jammer (disturbatore di frequenze), grazie all’assistenza di operatori specializzati che possono monitorare i trasporti più delicati, rilevando tempestivamente potenziali eventi anomali".