02/12/2022

IRU chiede priorità alla circolazione dei TIR nel trasporto di merci tra Ucraina e Ue

L'International Road Transport Union (IRU) ha da poco fatto pervenire una lettera alla Commissione europea nella quale chiede espressamente di dare la priorità alla circolazione dei camion che operano nell'ambito del regime di transito stradale internazionale (TIR) ​​per il trasporto di merci tra Ucraina e Unione europea, dal momento che attualmente le file di camion alle frontiere superano regolarmente i 40 chilometri.


In considerazione della congestione stradale intorno all'Ucraina, IRU e le sue associazioni membri di Ungheria, Lituania, Moldavia, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia e Ucraina invitano la Commissione europea a dare la priorità ai TIR ​​​​al fine di ridurre le lunghe code alle frontiere e aumentare i flussi di trasporto merci tra l'Ucraina e la UE.


"Oltre a esercitare un'enorme pressione sui conducenti che possono rimanere bloccati per giorni, spesso senza servizi di base, e sul personale di frontiera e doganale, gli ingorghi limitano notevolmente il flusso di merci attraverso i confini tra l'Ucraina e l'UE, in particolare i prodotti agricoli", precisa l'IRU che ora chiede alla Commissione Ue di coordinare con gli Stati membri le corsie prioritarie di attraversamento delle frontiere per TIR che entrano nell'UE. "Dando la priorità al traffico TIR, il numero di camion che possono trasportare merci dall'Ucraina all'UE può essere moltiplicato da 2 a 3", afferma Umberto de Pretto, segretario generale dell'IRU.


Dal punto di vista operativo, i trasporti TIR vengono ispezionati e sigillati dalla dogana al punto di partenza e ricontrollati solo dalla dogana alla destinazione finale. "Con l'invio anticipato delle informazioni elettroniche sui TIR e sulla dichiarazione doganale, i camion TIR possono attraversare le frontiere senza ispezioni aggiuntive, migliorando al contempo la gestione dei rischi e delle risorse delle autorità di frontiera. I corridoi TIR prioritari dovrebbero anche gestire i controlli sanitari, fitos-anitari e di altro tipo", precisa ancora l'IRU.

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