26/07/2018
"Ho appena firmato la decadenza dell'intero Cda di FS per chiudere con il passato. Siamo il governo del cambiamento e pensiamo che non esista attività industriale, soprattutto se prodotta al servizio dei cittadini, che non abbia un risvolto etico. Ora la barra si sposta sui treni regionali e sui pendolari in termini di sicurezza e di qualità dei loro spostamenti. E in tutto questo la "cura del ferro" ha un ruolo fondamentale", scriveva così ieri su Facebook il ministro Toninelli. Oggi Renato Mazzoncini, ormai ex-ad di Ferrovie dello Stato, rassegna le sue dimissioni e si congeda con una lunga lettera ai dipendenti. "Cari amici - scrive Mazzoncini - dopo poco meno di tre anni, a seguito della decisione del nuovo governo di applicare lo spoil system, lascio l'incarico di AD di Ferrovie dello Stato Italiane. Per chi come me ha il trasporto pubblico nel sangue non è difficile raccontare il privilegio e l'esperienza di arrivare a 47 anni alla guida di questa straordinaria azienda del Paese e di farla crescere come mai prima d'ora... Il gruppo Fs vale oggi il 2% del pil del Paese e occupa 81.000 persone dirette e 240.000 con l'indotto". Nella sua missiva Mazzoncini ha anche menzionato il trasporto ferroviario delle merci: "Con la nascita di Mercitalia - scrive l'ex AD - 1,5 miliardi di euro di investimenti, abbiamo posto le basi per il rilancio del trasporto merci su ferro secondo gli obiettivi di COP 21".
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