18/02/2019

MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2019 SOSPESO IN ATTESA DEL DECRETO

La fine del SISTRI (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) è ufficiale e dal 13 febbraio scorso è partita l'istituzione del Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal ministero dell’Ambiente i cui termini, modalità di funzionamento e adempimenti da parte dei soggetti iscritti verranno stabiliti con un successivo decreto.
 

Rimangono confermati i sistemi tradizionali di tracciabilità, come stabilito dagli articoli 188, 189, 190 e 193 del D.Lgs 152/2006. In particolare all’art. 189 si fa riferimento alla legge 25 gennaio 1994 n. 70 che disciplina il Mud (modello unico di dichiarazione ambientale). La dichiarazione ambientale 2019 (MUD 2019) dovrebbe avvenire mediante un nuovo modello il cui decreto istitutivo da parte del presidente del Consiglio dei ministri è in via di rilascio. Nel frattempo le modalità solite di compilazione e invio sono sospese fino a rilascio del decreto e comunque fino al prossimo 1 marzo.
 

Nel caso in cui il nuovo modello sia pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 1 marzo 2019, il termine per la presentazione della dichiarazione ambientale alle Camere di commercio, obbligatoria per produttori e gestori di particolari rifiuti, oltre che per produttori di alcuni beni, verrà stabilito in 120 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione. Qualora invece il nuovo modello venga pubblicato dopo 1° marzo 2019, la presentazione del Mud, anche per il 2019, dovrà avvenire con le modalità previste dal Dpcm 28 dicembre 2017 e già utilizzate nel 2018,  con scadenza per la presentazione fissata al 30 aprile.


CHI DEVE PRESENTARE IL MUD
Chi effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti
Commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione
Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti
Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi
Imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a 8.000,00 euro
Imprese ed enti produttori che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni
industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi.


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