13/05/2019

PORTI ITALIANI IN SCIOPERO IL 23 MAGGIO

"Sciopero nazionale di 24 ore di tutti i lavoratori dei porti il prossimo 23 maggio". Lo hanno proclamato unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti  dopo l'interruzione delle trattative avvenuta il 12 aprile e il successivo stallo nella contrattazione fra le parti. "Il contratto unico di settore, in quanto valore insostituibile di regolazione e di tutela – spiegano in un comunicato congiunto (si veda il testo integrale del comunicato sotto allegato) i sindacati - è uno dei temi centrali alla base della vertenza a salvaguardia del lavoro portuale e delle proprie specificità. Oggi nei mutamenti in atto nei porti italiani, con la partecipazione di compagnie di navigazione e fondi finanziari negli assetti delle imprese terminaliste, la strategia è rivolta a ricavare tagli di costo nelle filiere a spese dei lavoratori portuali e delle condizioni di lavoro e di sicurezza". Una situazione – dicono i sindacati - ignorata dal Governo che elude ogni richiesta di confronto con i sindacati e trascurata da molti presidenti delle Autorità di sistema portuale (Adsp).


 

L'astensione dal lavoro riguarderà tutti i lavoratori degli organici portuali, i dipendenti delle Adsp e delle imprese ex articoli 16, 17, 18 della legge 84/'94. Le modalità con cui lo scioperò avrà luogo saranno articolate nei singoli scali secondo quando stabilito dalle varie organizzazioni del lavoro. Prima della giornata di stop, i sindacati terranno assemblee che potrebbero creare disagi all'attività portuale, mentre il 23 maggio ci saranno anche presidi davanti alle sedi delle Adsp.


 

Lo sciopero avrà una durata di 24 ore, e potrebbe essere uno dei numerosi in programma nel caso in cui non arrivassero segnali di apertura sulla vertenza, come sottolineato anche dai sindacati.

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