17/02/2021

Porto di Taranto, approvato il regolamento per la ZFD

Il percorso di valorizzazione del porto di Taranto e di creazione di un ambiente di business in grado di attrarre e facilitare le scelte localizzative degli investitori nazionali e internazionali segna in questi giorni un passaggio importante: con l’emanazione della ordinanza del presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio (AdSPMI) è stato infatti approvato ed emanato il Regolamento per il funzionamento della Zona Franca Doganale del porto di Taranto, istituita dalla Legge 27 dicembre 2019, n.160, la cui perimetrazione è stata definita su proposta del presidente dell’AdSP con proprio Decreto del 13 Marzo 2020 e approvata con Determinazione Direttoriale n. 128586/RU del 28 aprile 2020 della Direzione Generale dell’Agenzia Dogane Monopoli (ADM).

 

 

Il Regolamento, frutto di una intensa collaborazione tra AdSPMI e ADM, definisce i ruoli di governance della Zona Franca Doganale (ZFD) del porto di Taranto e disciplina le attività a carico degli operatori economici.

 

 

Le aree interessate dalla perimetrazione della Zona Franca riguardano 11 lotti, pari a una superfice totale di 162,89 ettari ricompresi nella circoscrizione demaniale marittima del porto di Taranto e di competenza dell’AdSPMI che è identificato come soggetto gestore della ZFD. L’attività di delimitazione delle aree consisterà nella costruzione di apposita recinzione e nell’individuazione di varchi d’ingresso e di uscita sottoposti a vigilanza doganale, secondo criteri e modalità definiti d’intesa con l’ADM, anche in connessione con il più ampio processo di digitalizzazione del porto.

 

 

Nella ZFD – in cui potranno essere introdotte sia merci unionali che non unionali – sarà, quindi, possibile svolgere attività di natura industriale e logistica nei margini di quanto consentito dalla normativa comunitaria. Agevolare il regime di stoccaggio a lungo termine, manipolazioni usuali ed altre attività legate alle merci in ambito portuale - e quindi in prossimità dei punti di arrivo/partenza da e verso le aree economiche di produzione e/o di consumo - consente alle commodities di acquisire quel valore aggiunto tale da renderle maggiormente appetibili e competitive sul mercato.

 

“Con l’entrata in vigore del Regolamento per il funzionamento della Zona Franca Doganale – spiega il presidente dell’AdSP del Mar Ionio Sergio Prete - si avvia la fase operativa di uno strumento di grande valore strategico per gli operatori che intendano insediarsi nel porto di Taranto o utilizzare le aree portuali e retroportuali per implementare attività produttive, commerciali o di servizi potendo godere di benefici esclusivi, di natura doganale, commerciale, finanziaria e logistico-operativa. La ZFD del porto di Taranto, fortemente voluta dalla Presidenza del Consiglio, dalla Regione Puglia e dal Comune di Taranto, si configura come ulteriore elemento di attrattività per lo scalo jonico ed il suo retroporto e certamente contribuirà alla crescita del nuovo terminal contenitori e delle altre imprese portuali".

 

 

“Con l’avvio operativo della Zona Franca Doganale del porto di Taranto – spiega Marcello Minenna, direttore generale dell’Agenzia Dogane e Monopoli – si aprono grandi prospettive di crescita per le imprese che, attraverso la possibilità di stoccare, manipolare e trasformare le merci in sospensione dei diritti doganali, potranno sviluppare le proprie attività economiche, produttive e logistiche sfruttando al massimo le potenzialità della ZFD. Tale traguardo è frutto della proficua sinergia istituzionale tra ADM e AdSPMI che vede le due Amministrazioni collaborare anche nell’ambito di altre iniziative, come delineate nel Protocollo di Intesa sottoscritto nell’ottobre 2020."

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