23/03/2016

Servizi portuali in Europa, forse si cambia

Il Parlamento europeo in assemblea plenaria ha approvato in prima lettura la proposta legislativa sui servizi portuali e la trasparenza finanziaria dei porti. La proposta di regolamento verte sui porti marittimi TEN-T che svolgono una funzione fondamentale per il settore trasporti e la competitività dell'UE. Questo è il terzo tentativo di modernizzare i servizi portuali nell'Unione europea, le precedenti proposte della Commissione (nel 2001 e nel 2004) hanno generato numerose controversie e sono state respinte dal Parlamento. 


Sistema unico impossibile, ma Ok ad alcune regole comuni
Gli europarlamentari hanno introdotto rilevanti modifiche al testo proposto nel 2013 dalla Commissione finalizzate a regolare l’apertura al mercato dei servizi portuali, lasciando ai porti la possibilità di decidere in maniera più flessibile sull’organizzazione dei servizi stessi. Infatti, come proposto dal relatore Knut Fleckenstein e approvato dalla Commissione TRAN (si veda l'allegato), l'attuale testo stabilisce che un unico sistema di accesso al mercato non sia possibile in quanto il sistema portuale europeo è caratterizzato da una serie di differenti modelli di organizzazione dei servizi portuali. I parlamentari europei hanno tuttavia stabilito regole comuni per gli Stati membri e le Autorità portuali su possibili limitazioni del numero dei fornitori di servizi e su una serie di specifici requisiti minimi per l’assegnazione e lo svolgimento dei servizi portuali: criteri su qualifiche professionali ed equipaggiamento necessari, rispetto delle norme di sicurezza e ambientali e sull’applicazione degli standard sociali garantiti dalle normative europee e nazionali. Il Parlamento ha inoltre approvato le disposizioni sulla trasparenza finanziaria. Il provvedimento, approvato con 451 voti favorevoli e 243 voti contrari, viene ora trasmesso al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti nazionali per l’avvio della fase di conciliazione.

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