03/07/2019

A colloquio con Ilaria Pasta di KOPRON ENGINEERING

KOPRON ENGINEERING è divisione del gruppo KOPRON SpA ed è specializzata nella realizzazione chiavi in mano di immobili “build to suit" in qualità di general contractor per il settore industriale (logistica, industria, retail e direzionale). La divisione ENGINEERING di KOPRON nasce nel 2016 dall’idea del titolare, Mario Vergani, di offrire un servizio chiavi in mano ai propri clienti, a contorno dei prodotti KOPRON (capannoni con telo e prodotti per la logistica). “Da allora, la divisione si è evoluta sulla scia dell’esperienza dei manager che la compongono e che si sono sempre occupati di general contracting per immobili di grandi dimensioni – chiarisce Ilaria Pasta, sales marketing & technical coordinator di KOPRON ENGINEERING  - Il core business della divisione si è, quindi, spostato, quasi naturalmente, verso la costruzione di immobili build to suit, soprattutto per progetti di piccole e medie dimensioni. KOPRON rimane la nostra casa madre, ma la divisione punta su un nuovo mercato: la costruzione chiavi in mano, tailor made, come general contractor".



 

Ilaria Pasta,  sales marketing & technical coordinator di KOPRON ENGINEERING 


 

Quali sono i servizi/le prestazioni che garantite a chi si affida a voi? ILARIA PASTA: I clienti che scelgono KOPRON ENGINEERING decidono di affidarsi a un unico interlocutore che si assume una responsabilità globale su tutto il progetto di costruzione. Il general contractor offre una garanzia su tempi certi, prezzo fisso e forfetario e standard qualitativi elevati, senza mai tralasciare la componente estetica, l’impatto ambientale del progetto e le norme di riferimento. Sin dalle prime fasi di studio, KOPRON sceglie e seleziona lo staff tecnico più idoneo per quel tipo di commessa così da poter studiare, verificare e ottimizzare il progetto a favore della committenza. Lavoriamo a braccetto con lo studio di progettazione del cliente, al fine di valutare possibili ingegnerie direttamente con chi si è occupato della fase di progettazione e di dar forma, nella realtà, al design intent del progettista/cliente. Uno studio preliminare dettagliato, permette al general contractor di assumersi una responsabilità a 360 gradi durante tutte le fasi realizzative dell’operazione immobiliare, sollevando la clientela da ogni problema gestionale e burocratico. Il general contractor non ha un obbligo di mezzi ma di risultato. 

 

 

Come da lei detto il general contractor deve porsi come il garante di tempi, costi e qualità dell’opera che si sta realizzando. Ma, visti anche i tempi della burocrazia nazionale, come è possibile garantire tutto questo?PASTA: KOPRON ENGINEERING non ha purtroppo il potere di intervenire sui tempi della burocrazia. Tuttavia, la conoscenza del territorio (abbiamo une rete tecnico/commerciale che copre tutto il territorio italiano), lo studio delle normative urbanistiche nazionali, regionali e il raccordo con quelle locali e, soprattutto, la scelta di uno staff tecnico ad hoc per ogni commessa possono agevolare il rilascio dei permessi comunali e sovra comunali. L’argomento è complesso perché dovremmo considerare le specificità di ogni comune. L’importante è non agire mai in modo generico ma, piuttosto, in modo specifico per ogni caso e situazione.

 

 

Quale è la vostra struttura organizzativa? PASTA: La sede del gruppo è a Gorgonzola, zona est di Milano. KOPRON è presente con stabilimenti produttivi anche a Molfetta (Bari), in Cina, in Brasile e in Francia. La divisione Engineering opera attualmente su tutto il territorio italiano, isole comprese, grazie a uno staff tecnico dedicato alla divisione e degli agenti commerciali dislocati su tutta la penisola. Oltre ai dipendenti, possiamo contare sulla collaborazione di consulenti esterni fidelizzati, competenti in materie diverse, che vengono di volta in volta scelti e selezionati a seconda della specificità delle commesse. La nostra idea è di trovare le persone giuste e collocarle nel posto giusto, al momento opportuno. Anche questo è project management! 

 

 

Quali formule contrattuali proponete a chi si rivolge a voi per la realizzazione di un immobile? PASTA: Di solito, proponiamo al cliente la classica formula chiavi in mano a prezzo fisso e forfetario con un’assunzione completa delle responsabilità sul progetto. Questo significa: 0 varianti in corso d’opera. La nostra, tuttavia, è una divisione molto flessibile e aperta a soluzioni diverse. Molto dipende dal cliente e da cosa cerca. Altre formule possibili sono Open book, ATI, General contractor su macro lotti di lavorazione (nei casi in cui il cliente voglia gestire personalmente una parte d’opera).




KOPRON Engineering si pone come unico interlocutore che si assume responsabilità globale nella realizzazione di un immobile per logistica


 

Oltre alla casa madre KOPRON, con quali altri partner collaborate per la realizzazione effettiva degli immobili?PASTA: KOPRON Engineering subappalta il 100% delle attività in modo da potersi dedicare completamente alla gestione e al coordinamento dell’intero progetto, mantenendo un ruolo manageriale per tutta la durata del cantiere. Per quanto riguarda portoni e baie di carico, ci affidiamo alla competenza della nostra casa madre, grazie alla quale siamo in grado di personalizzare ancora di più il prodotto richiesto e di controllarne lo standard qualitativo. Per il resto delle lavorazioni possiamo contare su subappaltatori fidelizzati, ma è anche vero che, per ogni commessa,  ci piace allargare il paniere dei fornitori ad aziende nuove, possibilmente del posto, così da favorire l’economia locale. Siamo anche ben disposti a far lavorare le aziende di fiducia del cliente, purché siano finanziariamente solide e in grado di rispettare il planning lavori.

 

 

Oggi si fa un gran parlare di sostenibilità e circolarità: cosa proponete al riguardo? PASTA: KOPRON Engineering sostiene da sempre l’“edilizia a Km 0",ovvero un’edilizia a basso impatto ambientale, in cui si cerca di privilegiare l’utilizzo di materiale locale, risparmiando il più possibile sia nel processo di trasporto del prodotto, sia in termini di inquinamento, riducendo l’emissione di CO2. La volontà è di coinvolgere le imprese locali, sfruttando al massimo le potenzialità del territorio a favore dell’economia della regione interessata e, di conseguenza, della sostenibilità ambientale. La divisione si muove verso soluzioni tecnologiche a spreco minimo che, insieme a una ricerca di materiali ecosostenibili e a basso impatto ambientale, permettono ai nostri immobili, qualora il cliente lo richieda, di essere certificati LEED o BREEAM. Inoltre la crescente sensibilità ambientale ci spinge alla continua ricerca di fonti energetiche alternative come il fotovoltaico, le biomasse, il solare termico e la geotermia.

 

 

Perché un operatore logistico (o un cliente dell’operatore) dovrebbe scegliere KOPRON ENGINEERING?PASTA: Rispetto alle classiche imprese di costruzioni generali, KOPRON vuole offrire al cliente un servizio in più: lo studio, la progettazione e/o l’ottimizzazione di progetti esistenti attraverso la ricerca di ingegnerie che abbiano come punto di partenza i bisogni del cliente e la destinazione d’uso dell’immobile che bisogna costruire. La costruzione di un immobile non si riduce quindi alla semplice quotazione di computi metrici o scomposizione dei prezzi. La costruzione diventa un processo olistico dove il tutto non è la somma delle parti ma la loro sinergia.Un obiettivo che può trovare attuazione grazie al know how, l’esperienza e la ricerca di un team specializzato ed altamente qualificato. KOPRON ENGINEERING si impegna in una continua ricerca di soluzioni tecniche e tecnologiche che possano dare vita al “design intent" di un cliente o di uno studio di progettazione. La divisione ragiona secondo la filosofia per cui ogni immobile è unico, speciale, non è uno fra tanti, e noi dobbiamo prendercene cura nel minimo dettaglio come se fosse un nostro investimento personale. L’immobile per il cliente è anche IL nostro immobile.



 

KOPRON Engineering ragiona secondo la filosofia per cui ogni immobile è unico, speciale e non uno fra tanti


 

Tra le vostre realizzazione vi è anche un magazzino per ITX Cargo a Origgio. Ne vogliamo parlare, illustrandone le principali caratteristiche? PASTA: La nuova sede di ITX CARGO in provincia di Varese è composta da un magazzino di 3.000 mq con 17 baie di carico, una palazzina uffici di circa 1100 mq disposta su due piani e un piazzale esterno da 6.150 mq. Lo Studio EF di Origgio ha seguito tutta la fase progettuale e la direzione dei lavori durante il cantiere. Con tale studio si è instaurato, sin da subito, un ottimo rapporto di collaborazione che ci ha permesso di proporre ingegnerizzazioni al progetto esistente a favore del cliente, con un’attenzione particolare alla maglia strutturale del magazzino, libero da pilastri e con una campata unica da 30 metri. Un lavoro piccolo, ma complesso, soprattutto per quanto riguarda la palazzina uffici e le relative finiture, frutto di uno studio attento e meticoloso. Il cliente è stato supportato anche nelle prime fasi di avvio dell’attività all’interno del nuovo immobile: gli è stata affiancata una persona di fiducia per il “rodaggio" del magazzino e degli impianti. Ancora oggi, a distanza di qualche mese dalla consegna, il cliente sa che potrà sempre contare su di noi per qualsiasi necessità. Il cliente è contento e, per noi, questa è una grande soddisfazione!

 

 

Un altro vostro progetto di successo (seppure non strettamente connesso al mondo della logistica) è la struttura “build to suit" per il team calcistico SPAL a Ferrara: quali sono le sfide a cui avete dovuto dare risposte e che in qualche modo mettono in luce quelle che sono le peculiarità del vostro modo di operare? PASTA: Per la SPAL di Ferrara KOPRON e KOPRON Engineering hanno collaborato in stretto contatto per realizzare una struttura adibita a palestra e un blocco spogliatoi per i calciatori. In questo caso, la sfida più grande è stata la progettazione e il dimensionamento degli ambienti, visto lo spazio ridotto a disposizione e i vincoli urbanistici. Anche in questo caso, abbiamo lavorato a stretto contatto con il progettista del cliente, a cui abbiamo dato supporto anche nella fase burocratica di espletamento delle pratiche amministrative. Gli spogliatoi sono stati studiati per accogliere dei grandi professionisti del mondo del calcio. Tutto è stato analizzato nel minimo dettaglio: dagli impianti, dimensionati ad hoc per la squadra e le sue esigenze, a tutte le finiture interne, dove anche la scelta della piastrella ha avuto la sua importanza. Nel nostro modo di lavorare la funzionalità degli spazi non può prescindere dalla qualità estetica dell’immobile finito, che deve saper valorizzare il brand aziendale.




Tra le realizzazioni di KOPRON Engineering anche la struttura “build to suit" per il team calcistico SPAL a Ferrara



Un tema che ritorna nelle vostre presentazioni è quello dell’eticità: potete chiarire meglio cosa intendete concretamente? PASTA: La costruzione di un immobile build to suitnon è altro che un obiettivo “ultimo" a cui si arriva attraverso tanti altri obiettivi intermedi, non meno importanti. La filiera che porta alla realizzazione di un edificio è composta da molti attori: il cliente, il progettista, i fornitori, i consulenti, i colleghi, tutte PERSONE che vanno rispettate e onorate, ognuno per il ruolo fondamentale che ricopre. E’ importante che tutti, nessuno escluso, siano contenti: il cliente deve vedere in KOPRON ENGINEERING un alleato di cui si può fidare ciecamente, colui che darà vita al suo progetto, il progettista deve poter contare sulle competenze che il general contractor mette a sua disposizione come un supporto tecnico aggiuntivo per il raggiungimento dei suoi risultati, i subappaltatori devono sentirsi partner attivi in un progetto e non meri “subappaltatori", i consulenti devono essere valorizzati per la ricchezza che conferiscono a una commessa e i colleghi devono essere coinvolti come parte attiva nei processi decisionali. In questo modo, ogni progetto diventa unico e coinvolgente. L’attenzione nei confronti della PERSONA si declina, nella pratica, con rispetto dei termini contrattuali, trasparenza, pagamenti certi entro i termini stabiliti, comprensione e disponibilità a offrire aiuto nel momento del bisogno, indipendentemente dagli accordi sottoscritti. L’idea è di lavorare sulle “aree di comfort" delle persone, il loro benessere e valorizzare la qualità del loro lavoro. Questo comportamento è premiante  perché si crea col tempo una fidelizzazione dei clienti e delle risorse che ha un valore inestimabile. In un mondo dove spesso vince chi è più furbo, crediamo che ci sia ancora spazio per le cose buone e belle, come i nostri valori etici.



A cura di Ornella Giola

 

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