11/02/2014

Andrea Faini di World Capital Real Estate Group

Da qualche tempo World Capital Real Estate Group, società operativa nelle aree business di consulting, agency, investment e property, è approdata in Asia, dove è presente in particolare in territorio cinese. Abbiamo chiesto al suo AD Andrea Faini di tracciare un bilancio di questa esperienza asiatica.

Può tracciare un bilancio dell’attività svolta da World Capital in Cina?
Direi positivo, siamo cresciuti e ci siamo evoluti, sia nel tipo di clientela che negli immobili trattati. Fino a qualche tempo fa gestivamo prevalentemente clienti cinesi orientati a investire in Italia, oggi assistiamo anche operatori italiani che hanno interessi in Cina; iniziamo inoltre a ricevere i primi incarichi di commercializzazione di immobili logistici nel Paese asiatico e a riscontrare interesse per questo settore. La nostra intensa e professionale attività in terra cinese ci ha recentemente premiati. Abbiamo ricevuto il prezioso riconoscimento “Creatori di valore" ai China Awards 2013, per le nostre sedi di Pechino e Shanghai, grazie a uno staff quotidianamente impegnato a dare risposte efficaci ed efficienti ai nostri clienti in completa sinergia con gli altri uffici World Capital nel mondo. Da poco inoltre, abbiamo concluso un importante accordo di collaborazione con la China Commercial Real Estate Association, finalizzato a fornire specifici servizi di assistenza a “brand" italiani e internazionali interessati a entrare nel mercato cinese.

Quali prospettive logistiche ci sono per gli operatori logistici e 3PL che volessero investire in questo Paese?
La Cina è una terra vasta, grandi quindi sono le opportunità che può offrire in campo logistico. Fino a prima dell’attuale crisi economica internazionale, la logistica in Cina era prevalentemente incentrata sulle attività di esportazione dei manufatti prodotti internamente e all’importazione dei prodotti semi lavorati. La crescita del ceto medio ha poi determinato una nuova domanda interna di prodotti, prevalentemente di lusso, che hanno a loro volta generato una richiesta di servizi di qualità per la relativa distribuzione. Nel 2013 il neo presidente Xi Jinping, nel suo discorso di insediamento, ha dichiarato che uno dei principali obiettivi della Cina è un aumento del Pil trascinato da un aumento dei consumi interni. È evidente quindi che le politiche che sono o saranno messe in atto dal governo di Pechino per favorire il consumo interno hanno e avranno positive ricadute sui servizi logistici a essi ricollegabili. Attualmente, World Capital sta elaborando per il mercato cinese un modello di piattaforma da circa 500 mq nella quale convogliare l’offerta di prodotti artigianali ed enogastronomici di piccole imprese italiane da posizionare e vendere in un primo gruppo di 10 centri commerciali in Cina; un nuovo concept per veicolare il made in Italy e promuovere il commercio tra i due Paesi. È evidente che tale progetto prevede una particolare attenzione agli aspetti logistici, sia per quanto riguarda la logistica dall’Italia alla Cina che a quella, in parte da costruire, per la distribuzione interna dei prodotti selezionati.

Vi sono altre destinazioni dell’area asiatica dove pensate di investire?
La filosofia World Capital è da sempre quella di rispondere alle esigenze dei propri clienti e non quella di cercare “avventure" in nuovi Paesi. Allo stesso tempo, siamo convinti che in qualsiasi periodo di crisi siano “nascoste" delle grandi opportunità. Siamo quindi entrati nel mercato asiatico spinti dalla necessità di nostri clienti e abbiamo trasformato l’esperienza in un nuovo modello di business. Modello che abbiamo poi applicato al mercato russo, con l’apertura di una sede a Mosca, e infine in India aprendo una sede a Mumbai. Abbiamo costruito una fitta rete di relazioni con le istituzioni italiane nel mondo che oggi usufruiscono sempre più spesso dei nostri servizi per rispondere alle esigenze di investitori interessati all’Italia. Ad esempio, abbiamo partecipato come relatori all’evento “Why invest in Italy", svoltosi a fine settembre nelle città di Delhi, Mumbai e Chennai, promosso dall’Italian Trade Commission (ex Ice), dopo aver toccato con mano le reali opportunità presenti nel Paese e aver incontrato potenziali investitori. Quello indiano è un mercato ancora in sviluppo e con alte potenzialità, per questo abbiamo scelto di investirvi. Pertanto, considerando che dal 2012 siamo anche presenti sul mercato brasiliano, potremmo dire che, il Sud Africa è l’unico dei Paesi BRICS nel quale non abbiamo ancora un nostro ufficio diretto o una rappresentanza. Allo stesso tempo però, la nostra forte specializzazione sui mercati asiatici, frutto di un’esperienza diretta e di un team consolidato che ha iniziato a raccogliere specifiche domande, stanno spostando la nostra attenzione su paesi come Malesia, Singapore e così via.

Ornella Giola


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