23/03/2020

Coronavirus, Ordinanze di Lombardia e Piemonte

"Regione Lombardia, d'accordo con i sindaci del nostro territorio, con le associazioni di categoria e con le parti sociali, ha deciso di emanare un'ordinanza con la quale vengono disposte nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus". Lo ha reso noto sabato Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, dopo essersi confrontato con i sindaci dei capoluoghi lombardi, il presidente di Anci (associazione dei Comuni italiani) Lombardia, di Upl (unione Province lombarde) e i rappresentanti del Tavolo del patto per lo sviluppo. 

 

L'ordinanza è entra in vigore ieri, 22 marzo, e ha effetto - salvo diverse disposizioni legate all'evolversi della situazione  - fino al 15 aprile. Restano aperte edicole, farmacie, parafarmacie e supermercati, ma deve essere rispettata la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Sospese invece le attività degli uffici pubblici, degli studi professionali, delle attività nei cantieri (con eccezione di quelli di interesse strategico); vietato l'assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici, nonché sport e attività motorie all'aperto, anche singolarmente. 

 

Nuova ordinanza anche da Regione Piemonte, la cui efficacia va fino al 3 aprile 2020. Previsti stretta sui mercati, che saranno possibili solo dove i sindaci garantiranno il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all'utilizzo di transenne e con presidio dei vigili urbani. Accesso agli esercizi commerciali limitato a un solo componente del nucleo familiare. Chiusi uffici pubblici e studi professionali, a eccezione dell'erogazione dei servizi essenziali e indifferibili, oltre alla possibilità di attuare lo smart working. Alt anche gli spostamenti verso le seconde case. Vietata, inoltre, la sosta e l'assembramento davanti ai distributori automatici "h24" per la distribuzione di bevande e alimenti confezionati. Bloccate  le slot machine e disattivati monitor e televisori da parte degli esercenti. Rimangono aperte edicole, farmacie, parafarmacie e tabaccai. Dove possibile, dovrà effettuarsi la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso supermercati, farmacie e luoghi di lavoro. Disposto il fermo dell'attività nei cantieri, con eccezione di quelli di interesse strategico. 

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